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Piglio, la comunità festeggia il Beato Andrea Conti

La comunità francescana di San Lorenzo in Piglio ha programmato grandi manifestazioni religiose dal 26 al 30 Agosto 2020, nella chiesa di San Lorenzo in  onore del Beato Andrea Conti:
un triduo dal 26 al 28 Agosto ore 17,00; una mostra storico-iconografico-agiografica su il “Beato Andrea Conti” e su il “Venerabile P. Quirico Pignalberi” nei locali del Convento; Adorazione Eucaristica in ricordo della liberazione dalla peste, sabato 29 Agosto, ore 17,00; una Santa Messa celebrata da don Gianni domenica 30 Agosto alle ore 9,30.
A seguire nel pomeriggio:
alle ore 16,00: “Spoon River” (Storie varie) Rappresentazione dei ragazzi del Laboratorio teatrale di Piglio a cura di Luca Simonelli; declamazione di poesie in dialetto pigliese di Tonino Fargnoli; alle Ore 17,30- Santa Messa con l’Esposizione della Statua del Beato Andrea all’esterno per la benedizione alla città di Piglio; alle 19,30: Riffa di beneficenza.
A Causa Coronavirus il Corteo Cittadino- Processione penitenziale, con la reliquia del Beato, dalla Collegiata alla Chiesa di san Lorenzo del Sabato sera 29 Agosto e la PROCESSIONE pomeridiana della Domenica intorno al convento sono annullate. Fin qui la notizia.
Il frate esorcista, compatrono di Piglio, era spesso ricercato da coloro che soffrivano nell’anima e nel corpo a causa del demonio.
Molti ossessi furono “liberati” sulla tomba del Beato, altri presso la Grotta che divenne l’abitazione ordinaria del frate per oltre 40 anni. Andrea, l’eterno beato della Chiesa, ma un grande Santo per i pigliesi, pregava insistentemente Dio perchè liberasse dalle ossessioni diaboliche non solo le singole persone schiave di Satana che gli venivano presentate, ma anche tutto il Paese.
Il potere sui demoni concesso da Dio al beato Andrea in vita non cessò di essere sperimentato dai devoti anche dopo la morte di Andrea (1302) come riferito da testimoni oculari dei meriti straordinari di esorcista ottenuti da Dio.
Infatti Andrea veniva chiamato “flagellum demoni” per le sue doti di rigorosissima austerità e di umiltà. La formula deprecatoria ripresa dagli esorcisti è stata: “ Per l’umiltà del Beato Andrea ti comando di allontanarti da codesto corpo”.
Come pure si è rilevata di grande e particolare efficacia l’invocazione: “ Ora pro nobis beate Andrea” unita all’imposizione della reliquia del suo cilizio.
Tutto ciò viene ricordato affinché il nostro Beato, che è stato anche l’ispiratore del 1°Giubileo, riacquisti l’importanza dovuta e perché le sue opere in terra, non restino per i posteri solo un vago ricordo.
Ancora oggi i fedeli si soffermano a vedere la croce, a sbarre di uguali dimensioni di circa 15 centimetri, contornata da fori di fissaggio di una grata (ora scomparsa) a difesa della croce stessa praticata dal Beato per fugare il demonio.
Un’altra croce latina si può vedere su un macigno isolato lungo la Via San Lorenzo nella zona tuttora chiamata “la Cona del Beato Andrea”.
Con questo segno di croce in “marmo insculpto” strumento di vittoria del Beato, il frate esorcista eluse tutti gli astuti tentativi dei nemici infernali.
La guerra con i demoni fu per Andrea ininterrotta tanto che ancora oggi la gente sale l’erta via per raggiungere la chiesa di San Lorenzo e per pregare il frate esorcista.
Giorgio Alessandro Pacetti
Redazione

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