Ha passato documenti Nato ai russi. Walter Biot, capitano di fregata, fermato con un ufficiale delle forze armate russe. Entrambi risulterebbero accusati di spionaggio.
Il ministro degli Esteri Di Maio ha subito disposto l’espulsione dell’ufficiale russo e del suo superiore. Da Mosca il commento che annuncia: “una risposta simmetrica”.
I carabinieri del Ros hanno arrestato ieri sera il capitano Walter Biot. L’ufficiale italiano era stato fermato insieme ad un ufficiale delle forze armate russe.
Per entrambi l’accusa di gravi reati attinenti allo spionaggio e alla sicurezza dello Stato italiano.
Sono stati colti in flagrante. L’ufficiale della Marina italiana ha passato all’ufficiale russo alcuni documenti “classificati”, e in cambio ha ricevuto denaro.
L’ufficiale russo era in servizio nel nostro Paese presso l’ambasciata russa ed è stato subito espulso dal Ministro degli esteri. Al superiore dell’ufficiale è toccata la stessa sorte. I due militari russi, non possono essere arrestati poiché risultano diplomatici.
Di Maio ha dato ordine alla Farnesina di immediata convocazione per l’ambasciatore russo Sergey Razof, al quale sono state riferite le misure prese dall’Italia.
L’ambasciata non ha rese note eventuali dichiarazioni. Fonti della stessa ambasciata russa hanno riferito: “Per ora riteniamo inopportuno commentare accaduto”.
Al momento il capitano di fregata si trova in carcere. Dal materiale trovato e sequestrato in casa dell’ufficiale, i carabinieri hanno potuto valutare che avrebbe già passato, oltre a dossier italiani, anche documenti top secret della NATO. Un atto di spionaggio che mette a rischio anche la sicurezza di altri Paesi oltre a quella italiana.
I due erano finiti sotto controllo già da mesi, da quando era arrivata la prima segnalazione dall’Aisi, l’agenzia per la sicurezza interna guidata dal Generale di Corpo d’Armata dei carabinieri, Mario Parente (comandate del Ros – Raggruppamento operativo speciale).
Infatti l’operazione del Ros è scattata come si è stati certi del passaggio di denaro.
Ad oggi atti di spionaggio erano avvenuti in ambito industriale, ma in questo caso, si tratta di spionaggio politico-militare. Si apre dunque uno scenario inquietante che interesserà il Ministero della Difesa.
Con un messaggio su Facebook il ministro Di Maio ha ringraziato l’Intelligence ed ha informato delle rimostranze italiane presso l’ambasciatore russo. Nel testo il ministro scrive: “In occasione della convocazione al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dell’ambasciatore russo in Italia, abbiamo trasmesso a quest’ultimo la ferma protesta del governo italiano e notificato l’immediata espulsione dei due funzionari russi coinvolti in questa gravissima vicenda. Ringrazio la nostra intelligence e tutti gli apparati dello Stato che ogni giorno lavorano per la sicurezza del nostro Paese”.
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