L’animale aveva attaccato due uomini sul monte Peller, padre e figlio, il 22 giugno scorso. La vicenda era salita all’onor delle cronache e la provincia di Trento aveva emanato un’ordinanza di abbattimento.
“L’orsa, che a giugno scorso si era scontrata con due cacciatori usciti dal sentiero”.-scrive sul proprio sito la Lav- “L’avevano sorpresa in compagnia dei suoi cuccioli, era stata dapprima condannata a morte dal presidente della provincia Fugatti. Grazie al nostro immediato intervento al TAR di Trento, la sua vita fu salvata e l’ordinanza di uccisione venne sospesa. E sostituita da Fugatti con una nuova ordinanza di cattura che oggi è stata annullata.”
Una vittoria quindi, sia per gli ambientalisti, che per l’orsa che ora potrà vivere in pace con i propri cuccioli, nel suo territorio, ingiustamente occupato dagli esseri umani.
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