Nel rispetto di tutte le normative sanitarie del Coronavirus ancora vigenti. Mercoledì 8 Settembre 2021, la chiesa di San Rocco resterà aperta dalle ore 10 alle ore 12,00. Sarà a disposizione dei fedeli e degli amanti dell’arte per rendere omaggio all’Augusta Regina, che per tanti secoli è stata venerata dal popolo pigliese.

 

Nella chiesetta di san Rocco, è stata scoperta il 28 Settembre 2002 la sacra effigie. La Madonna in trono con il bambino e San Giovanni della Croce. Per circa due secoli era stata celata agli occhi dei visitatori da uno strato di tinteggiatura a calce.

 

Questo gioiello, fa da paio con il polittico di scuola giottesca. Rinvenuto da Giorgio Alessandro Pacetti nel 1984 raffigura la Madonna delle Rose, attorniata da San Giovanni Evangelista, dal Beato Andrea Conti, da San Leonardo e da Sant’Antonio Abate. Si trova nella cappellina incorporata dalla suggestiva chiesetta e che ha una posizione di primaria importanza nel patrimonio artistico-culturale del Nord Ciociaria.

 

Queste scoperte di Pacetti sono servite a far riscrivere la storia di Piglio negli ultimi secoli. Anche, in base ai ritrovamenti cartacei rinvenuti da don Marcello Coretti nell’archivio Parrocchiale della Collegiata Santa Maria Assunta.

 

Infatti, in un documento si evince che “nel 1826, il Preposto della Collegiata Santa Maria Assunta in Piglio, espone al Santo Padre, che nella chiesa di San Rocco si venera una antichissima Immagine di Maria SS.ma. Detta anche della Valle. Questa icona era tenuta in grandissima venerazione non solo dai pigliesi, ma anche dai forestieri, che in devote processioni vi si portavano nei sabati e ricevevano grazie dalla Augusta Regina”.

 

Nello stesso esposto si legge ancora che “il Preposto, desiderando richiamare la devozione di far celebrare la Festa con il concorso del Popolo nella Domenica, fra l’ottava della Natività di Maria SS.ma, aveva pregato il Santo Padre Leone XII di concedere la facoltà di poter conseguire l’indulgenza plenaria a chi partecipava alle celebrazioni”.

 

La facoltà di fatto fu concessa per soli sette atti dal 1826 al 1833.

 

  1. A conferma di quanto scritto è la CROCE cosiddetta “PATENTE” posta alla sinistra dell’ingresso del sacro edificio. Mentre alla parete opposta si intravede il dipinto di un’aquila, che oltre ad essere lo stemma del Comune di Piglio è anche lo stemma delle famiglie Conti, Cajetani, Colonna, Borgia, Orsini e Antiochia questi ultimi feudatari di Piglio.

 

Al di là degli affreschi già riscoperti. (e in attesa di liberare le opere che si trovano ancora occultate sotto le tinture delle altre pareti), la chiesa di San Rocco può offrire altre interessanti attrattive. Ritrovo di appassionati di arte, siano essi anche fedeli o meno.

 

La chiesa di San Rocco è un patrimonio non solo di Piglio, ma di tutta l’arte italiana

 

È perciò fondamentale mettere in atto tutte le opere necessarie affinché essa venga preservata dall’usura del tempo per gli anni a venire.

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Giorgio Alessandro Pacetti