Piglio. Non bastavano i vergognosi aumenti sul petrolio, la corrente elettrica, il gas, gli alimenti, a gravare sulle famiglie italiane.

Un’altra stangata è arrivata dalla Tari.

Per quanto riguarda il comune di Piglio, si stima che l’aumento sia del 35% circa. Perlomeno per quanto riguarda il redattore di questo articolo.

Nell’anno 2020 infatti, il redattore di questo articolo pur vivendo da solo, ha pagato ben €91 di Tari, ricevendo un servizio a singhiozzo del quale ha presentato numerose lamentele attraverso la posta certificata, al comune. Servizio per il quale aveva chiesto lo sconto di legge fino al 40%, ma è stato finora bellamente ignorato.

In questi giorni, il comune di Piglio ha inoltrato la nuova riscossione della Tari 2021, con un notevole ritardo, al punto che lo stesso redattore di questo articolo in più occasioni ha dovuto chiamare l’ufficio tributi per accertarsi che non fosse stata inviata e non ricevuta.

Ed ecco la stangata: €122, ovvero €31 in più rispetto all’anno scorso. Un aumento del 35%, senza uno straccio di giustificazione da parte del comune.

Non solo, ma avendola ricevuta in data 25 ottobre, con la scadenza della prima rata entro il 28 di ottobre. Significa dover correre a pagarla il prima possibile visto che il 27 e il 28 sono giorni festivi.

Un’altra persona abitante nella stessa palazzina ha dichiarato un aumento simile. Invitiamo a contattarci tutti coloro che abbiano registrato un simile aumento.

Chiediamo apertamente al sindaco Mario Felli, di fornire una opportuna giustificazione per quanto riguarda questo aumento “famiglicida”. Abbiamo provato a contattarlo telefonicamente senza esito. La nostra redazione rimane a disposizione per qualsiasi replica o smentita.