PIGLIO. Occorre un “ MAQUILLAGE” estetico al territorio di Piglio.

 

Sono trascorsi ben trentatre anni. Quando, su iniziativa del Comune di Piglio, per combattere il degrado ambientale del territorio, il sindaco di allora Nazzareno Ricci, tramite manifesto, faceva presente a tutti i cittadini pigliesi la deroga dell’ordinanza n° 6097/88.

L’ordinanza era concernente lo sgombero di tutte le strutture leggere e dei depositi di materiali vari, ubicati in terreni ricadenti nel perimetro urbano e suburbano.

 

L’ordinanza nasceva dalla inderogabile esigenza di provvedere ad un generale risanamento estetico ed igienico del Paese.

 

Esigenza estetica, perchè secondo il sindaco Ricci, doveva essere comunque preservata la integrità del nostro centro storico da costruzioni fatiscenti e depositi deturpanti. Come andava preservata l’immagine dell’intero aggregato urbano, sia per i visitatori e sia per rendere più vivibile la ridente città di Piglio.

 

Esigenza igienica, poichè, secondo il sindaco Ricci, spesso i depositi e le costruzioni rimaste costituiscono occasioni di annidamenti per insetti ed animali. Situazioni insalubri che mal si conciliano con una convivenza civile e proiettata nel futuro.

 

“Mi rendo conto” diceva il Sindaco Ricci “che l’iniziativa creerà alcuni problemi organizzativi per molti cittadini. Proprio per questo è stato deciso di prorogare i termini dell’ordinanza per altri due mesi (scadenza 17 Aprile 1989). Sono altrettanto convinto che il vostro senso civico, di cui già in altre occasioni avete dato ampiamente prova, vi porterà ad accantonare esigenze individuali per privilegiare gli interessi generali della collettività”.

 

Pur costituendo un innegabile merito della civica amministrazione, purtroppo tutto è rimasto allo stato quo. A Piglio c’è un pullulare di fabbricati fatiscenti che inquinano il paesaggio.

 

È arrivata l’ora che il Sindaco Mario Felli rinnovi l’ordinanza del 1989, che è rimasta sepolta nell’oblìo e nella comoda dimenticanza di tutti.

 

Al tempo stesso, emessa la nuova ordinanza, la popolazione dovrebbe seguire le indicazioni prescritte. In modo da dare al Paese un nuovo “maquillage” che la prepari degnamente al Giubileo del 2025.

 

Solo in questa maniera Piglio riacquisterà una dignità estetica.

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Giorgio Alessandro Pacetti