Che i vaccini siano utili nel combattere la pandemia da Covid-19 è ormai un dato assodato e innegabile.

Ricoveri e decessi sono drasticamente diminuiti da quando è partita la vaccinazione di massa.

Tuttavia, i vaccini non sono altrettanto efficaci nel bloccare la trasmissione del virus.

Questo succede perché l’inoculo avviene per via intramuscolare e ciò induce la produzione di anticorpi nel sangue, ma non nelle vie respiratorie.

Ed è proprio nelle vie respiratorie che il virus può replicarsi per poi abbandonare a persona vaccinata semplicemente con un colpo di tosse.

Come spiegano gli  epidemiologi, i virus come il SARS-CoV-2 non hanno bisogno di replicarsi “internamente” per ritrasmettersi, ma solo localmente: entrano nel naso, si replicano e passano all’ospite successivo.

Un possibile stop alla trasmissione potrebbe venire dai vaccini somministrati per via nasale (tramite spray o aerosol).

Questi sarebbero in grado di produrre sia le IgG prodotte dai vaccini attuali che le IgA mucosali, agendo, quindi, anche localmente nelle vie respiratorie.

La californiana Meissa Vaccines ha appena cominciato la sperimentazione di  su volontari umani (la cosiddetta fase 1), dopo i buoni risultati ottenuti con la sperimentazione animale.

Non resta che aspettare l’analisi dei risultati prima di poter esultare per il primo vaccino anticovid spray.