PIGLIO: “La verità può essere occultata per lungo tempo. Ma la verità non può essere mai davvero sconfitta!” Sant’Agostino.
A Piglio, a distanza di tanti anni, non si sa ancora la matrice del bombardamento dell’8 Aprile 1944. Molti ritengono che fu opera degli alleati americani.
Invece, una testimonianza di Luciano Pacetti ferito ad una gamba, fa capire che il bombardamento dell’8 Aprile fu di matrice tedesca in quanto i tedeschi, non avendo potuto completare la decimazione del 18 marzo 1944, quando, a seguito dell’uccisione di un ufficiale tedesco nella campagna di Piglio, dovevano essere uccisi altri cinque pigliesi oltre a quelli già fucilati il 6 Aprile 1944 alle Mole di Paliano, non erano soddisfatti e la vera rappresaglia fu il bombardamento!
La sera precedente il bombardamento delle vecchiette piangevano e dicevano che un tedesco aveva detto loro che “domani tutti caput”.
L’8 Aprile, infatti, tutta la Guarnigione tedesca era fuori Piglio, agli Altipiani di Arcinazzo; a Piglio erano restati solo i soldati di guardia agli ostaggi relegati negli angusti locali di piazza G. Marconi.
Durante il bombardamento una bomba sganciata sul pendio della collina non esplose, ruzzolando attraversò la strada provinciale arrivò a fondo valle, e si adagiò sul prato di proprietà del sig. Tito Felli.
La bomba diventò un centro di attrazione per i ragazzi specialmente per i più grandi di età; tra questi c’era uno studente in legge, il quale dichiarò che i dati scritti sulla bomba erano in tedesco, lingua che lui conosceva.
Dopo aver piantonato la bomba i tedeschi, una quindicina di giorni dopo, la fecero brillare.
Le poche famiglie che erano rimaste in paese vennero fatte allontanare dalle abitazioni per un raggio di 500 metri con l’ordine di lasciare le finestre aperte delle abitazioni; la mia famiglia si rifugiò in un fienile sulla Via Nuova.
Perché tutto questo zelo se già avevamo subito i danni di un bombardamento?
La testimonianza di questa bomba doveva scomparire.
Ecco la dimostrazione del teorema: il bombardamento dell’8 aprile 1944 è stato effettuato dai tedeschi!”
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Giorgio Alessandro Pacetti