Arcinazzo Romano. Era già accaduto in passato, si è ripetuto. La volta scorsa erano stati divulgati dei volantini contro il sindaco Luca Marocchi in forma anonima. Questa volta ne è uscito uno a firma dei “Sostenitori e fondatori della Lista Arcinazzo Futura, la lista del Cambiamento”. Un volantino senza nomi e quindi di fatto che potrebbe aver scritto chiunque. Motivo per cui il sindaco ha scelto di non replicare.

“Mai ci saremmo sognati, a quasi due anni di distanza dalle elezioni, di scrivere questo documento, purtroppo, i tanti fatti, le scelte, e le decisioni sbagliate che abbiamo dovuto subire, e che hanno lasciato un gran numero di cittadini disorientati, sconcertati, senza parole (ultimo regalo, l’aumento triplicato addizionale irpef), ci impongono il dovere morale di dare notizia e informazione ai cittadini.” Inizia il lungo scritto che è stato divulgato nelle cassette delle lettere del paese.

Secondo gli autori del volantino, il sindaco li avrebbe delusi, estromettendoli e considerandoli dei “rompiscatole”. Inoltre nello scritto viene citato  il consigliere Antonio Rossi, che sarebbe stato (secondo il volantino ndr) indotto a rimettere la delega alla Protezione Civile e ancora oggi titolare della delega all’Ambiente e Territorio. Secondo lo scritto a Rossi non verrebbero mai comunicati  ufficialmente gli orari e le date delle riunioni che riguardano la sua delega.

Su questo punto abbiamo sentito telefonicamente il consigliere Rossi, che ha confermato la versione.

I contestatori si lamentano della gestione dei rifiuti ed in particolare di un fatto. Secondo quanto riporta lo scritto due sostenitori del sindaco, sarebbero stati fatti chiamare dallo stesso dai Carabinieri di Affile. Anche se non ne vengono spiegati i motivi, si può presumere che ciò possa essere avvenuto per le lettere anonime, dalle quali però gli scriventi prendono le distanze. “Tralasciamo la vicenda delle lettere anonime che soltanto a nominarla ci viene l’orticaria, poiché noi da sempre abbiamo agito alla luce del sole e quindi siamo lontani anni luce da certi metodi.recita il volantino.

Per nostre fonti, tuttavia, non ci sarebbe stato nessun “interrogatorio” (come riporta il volantino ndr), ma una semplice chiacchierata informale per cercare di capire quello che stava succedendo.

Le richieste del volantino

I “Sostenitori” chiedono sempre attraverso lo scritto che sia proclamata un’Assemblea Pubblica. Un incontro dove vorrebbero spiegare la situazione e presentare della documentazione che certifichi le proprie affermazioni. Diritto inalienabile, ma la domanda è però, chi è che sta chiedendo questa Assemblea dal momento che il volantino non reca firma con nome e cognome dell’autore?

Nell’assemblea i contestatori vogliono discutere anche di altre problematiche. Quelle relative agli Altipiani, al Corecalt, al Multipiano e la bonifica di fosso della Piava. L’aumento della Tari e della addizionale Irpef.

Il volantino chiede inoltre le scuse del sindaco per i sostenitori chiamati in caserma. Che il sindaco trovi un punto di incontro e collaborazione con il consigliere Antonio Rossi. Che siano riviste le decisioni ritenute penalizzanti per i cittadini. La pubblicazione sul sito istituzionale di tutte le notizie.

“Scelga il sindaco il modo migliore per dare un segnale di inversione di rotta politica, data la complessità delle cose però che sia ben visibile ai sostenitori e a tutti i cittadini, soprattutto alla luce della presenza in consiglio di una sola lista, e della contemporanea defezione di due consiglieri 6) per trasparenza e correttezza amministrativa sia convocato un consiglio straordinario per decretare la decadenza dei due consiglieri assenti da tempo anche per capire se le motivazioni siano di ordine politico o personale (art.17 statuto e art.34 regolamento C.C.)”

Commento di Informareh24

Noi come sempre ci schieriamo dalla parte della libertà di parola e pensiero. Pur coltivando una profonda stima sia per il consigliere Antonio Rossi che per il sindaco Luca Marocchi. Riteniamo che certi disordini interni siano segno di un malessere che vada curato, per il bene del paese e dei cittadini inanzitutto. Se da una parte una fetta di popolazione è scontenta, dall’altra parte molte persone apprezzano il grande lavoro che è stato svolto in poco meno di due anni da questa amministrazione.

Se da una parte c’è un sindaco in gamba, bisogna anche tenere conto che dall’altra c’è una grande squadra. Un insieme di meccanismi dove ognuno ha un grado ed un ruolo ed anche il più piccolo ingranaggio è fondamentale. Se un pezzo si rompe, spesso non basta sostituirlo. Ecco perchè è importante oliare sempre e prendersi cura di ogni singolo ingranaggio.

Tuttavia è doverso ricordare anche che ogni pezzo deve stare al suo posto. Svolgere le mansioni per cui è stato progettato e contribuire al funzionamento dell’intero sistema.

Auspichiamo che al più presto le divergenze ed i dissapori abbiano fine. E che questa meravigliosa macchina messa in moto poco prima dello scoppio della pandemia riesca a partire più efficiente di prima.

 

Francesco Digiorgio, Direttore Responsabile