Trevi nel Lazio 

Con un lungo comunicato, la minoranza di Trevi nel Lazio ha denunciato come l’estate nel paese non sia stata all’altezza degli anni precedenti.

Riportiamo per cronaca l’intero comunicato con una disponibilità per eventuali repliche da parte dell’amministrazione.

 

ESTATE TREBANA 2022: UN CLAMOROSO FLOP

 

Senza mezzi termini e senza girarci troppo intorno, quella appena trascorsa è stata l’estate più povera, in termini di manifestazioni e offerta turistica, del dopoguerra, con una programmazione di eventi che definire ridicola è già un complimento.

 

Insomma, la nostra amministrazione, non potendo più contare, come avevano fatto nei primi anni di loro gestione su ingenti somme di denaro, in quel caso mal gestite (le casse sono vuote e Acea ancora non versa i 30 denari), ha mostrato tutta la propria mediocrità ed i propri abissali limiti.

 

Ma vediamo cosa è successo e cosa non è successo.

 

1. PER SGOMBERARE IL CAMPO DA POSSIBILI EQUIVOCI, va subito detto che, seppur riportati nel manifesto ufficiale affisso dall’anacronistico (per l’uso che se ne fa) “Comitato S. Pietro”, con la maliziosa intenzione di allungare il brodo e confondere gli ignari lettori, la programmazione proposta dall’Ass.ne locale “Juvenilia”, è interamente curata e sostenuta da quest’ultima, senza possibilità di confusione e/o commistione.

Tolte le iniziative di quest’ultima, peraltro indicate con un generico rimando al manifesto dell’associazione stessa, il programma del Comitato, ormai ridotto a longa manus dell’amministrazione comunale, si impoverisce ed anche di molto.

 

2. SPETTACOLI IN PROGRAMMA: turisti e residenti hanno avuto notizia di qualche piccolo complesso, un paio in tutto, che per lo più si è perso tra l’indifferenza e la scarsa qualità delle prestazioni offerte. Tanto da suscitare compassione per la solitudine in cui si sono trovati a suonare e cantare.

A seguire alcuni buchi, anzi moltissimi buchi, di eventi annunciati e mai realizzati, a creare un clima quasi surreale, lontanissimo dalla consueta atmosfera (un tempo) festosa di agosto.

 

È saltato agli occhi solo il mancato spettacolo di Cabaret che, offerto dal Parco dei Monti Simbruini, non si è svolto senza la benché minima spiegazione, nonostante fosse l’unico evento (ad eccezione di quello del 30 agosto) ritenuto meritevole del montaggio di un piccolo palco in Piazza Santa Maria Assunta.

Un evento che in molti, noi per primi, hanno criticato aspramente, non capendosi a quale titolo un ente naturalistico si atteggi a impresario artistico e, soprattutto, a “benefattore” dei “poveri” comunelli sottomessi.

Il Parco faccia il Parco se ne è capace, gli amministratori comunali facciano gli amministratori se ne sono capaci!

 

Poi, degli otto spettacoli previsti per gli Altipiani (di cui 3 offerti e 5 a carico del Comitato), non ci risultano reazioni entusiaste, in linea, insomma, con la pochezza vista a Trevi.

 

Ma c’è stata anche una sorpresa, inaspettata, non annunciata, svoltasi tra pochi intimi: UN CONCERTO ALL’ORGANO BONIFAZI!

Il manifesto riportava “SERATA D’ONORE” con location in P.zza Caranzetti.

La serata, però, non c’è stata (almeno nessuno se ne è accorto), ma, poi, spunta un articolo del solito “amico giornalista”, sempre pronto a far credere oro ciò che è solo stagno, il quale racconta di una serata mirabolante, in chiesa, con l’organo Bonifazi protagonista, alla presenza straordinaria, in prima fila, nientemeno che di un tenore locale. Il sindaco Grazioli che, nell’occasione, ha indossato i panni di critico musicale, avrebbe espresso grande soddisfazione per “..la straordinaria performance dell’esecuzione….”.

 

Francamente non sappiamo come sia andata realmente la serata, visto che , dell’improvviso cambio di programma, sono stati informati in pochi intimi e al giornalista, probabilmente, l’evento lo ha raccontato il Sindaco, come sempre.

Una domanda, a questo punto però ci sorge spontanea: ma se il “maestro Tiberia” si fosse esibito, come previsto, in P.zza Caranzetti, avrebbero traslocato anche l’organo Bonifazi? Mistero!

 

Ma quelli che oggi esaltano (giustamente) la maestosità dell’organo Bonifazi, sono forse gli stessi che, in passato, non hanno mai presenziato ad un serata del Trebantiqua (che era una manifestazione di respiro internazionale avente come protagonista proprio l’organo Bonifazi) e che anzi l’hanno duramente criticata e osteggiata? Più che un dubbio uno certezza! Ma si sa le cose vanno così, l’arte è arte solo se è data possibilità al primo cittadino di fare una dichiarazione a fine concerto e c’è pronto il giornalista a raccoglierla e divulgarla urbi et orbi. Un teatrino che, ormai, va avanti da anni e che ha l’unico scopo di riproporre all’infinito una vanesia autocelebrazione.

*(Nella foto allegata, la soddisfazione a fine concerto)

 

2. CULTURA A GETTONE: la proverbiale bulimia presenzialista del sindaco Grazioli crediamo sia stato ampiamente appagata!

Ruoli istituzionali a parte, infatti, ha occupato ogni spazio disponibile e gentilmente concesso dai “portatori” di cultura, nostrani e non.

Sei presentazioni di libri hanno provocato altrettante esibizioni del nostro istrionico primo cittadino.

Dal brigantaggio al fascismo, dai viaggi esotici al mondo cinematografico, dai patiboli ai temi esistenziali, il nostro primo cittadino non ha mancato un appuntamento, ma soprattutto ha abbondantemente occupato le scene fino a mettere in ombra gli stessi autori dei libri.

Un paio di osservazioni:

 

A) Alle presentazione di libri ci si va, da ospiti, soprattutto per ascoltare e non per esibirsi in saccenti, inutili ed inopportune disquisizioni;

 

B) Un’amministrazione che usa la cultura come tappabuchi, per nascondere una programmazione scadente, in realtà, non ha a cuore la divulgazione ed il coinvolgimento dei cittadini, ma più semplicemente la preoccupazione di compiacere gli autori ed incassare un po’ di visibilità a buon mercato, anzi, per la verità, a carico delle casse comunali e, quindi, dei cittadini.

 

3. CULTURA MORDI E FUGGI: Il 30 a sera si è verificata una vicenda indegna di un paese civile.

Mentre si esibiva la figlia di Little Tony, sulla cui scelta stenderemmo un velo pietoso, il castello Caetani, il simbolo della nostra storia, il nostro maggiore attrattore turistico, sede del Museo Civico “D. A. PIERANTONI”, era luogo di una festicciola tra ragazzi.

Adolescenti, o poco più, scorazzavano per le sale del maniero (di cui quella attrezzata per i convegni imbandita per il rifresco), mentre i nostri reperti archeologici, il bookshop, i mobili e persino i detersivi nello sgabuzzino (due ragazze erano intente a frugare) risultavano alla mercé di chiunque, anche malintenzionati, teppisti o semplicemente maleducati che siano.

 

A dimostrazione di una sensibilità, per il nostro patrimonio culturale, pari pari a quella di un elefante in un negozio di cristalleria.

 

Questo, sembra evidente, al solo scopo di compiacere più cittadini possibili (i minorenni diventano maggiorenni con diritto di voto), senza minimamente pensare agli irreparabili danni che ciò potrebbe comportare, a cominciare dall’immagine e dalla credibilità di un intero paese.

 

Su tale fatto, oltre che segnalarlo a chi di competenza, annunciamo, a breve, una interrogazione Consiliare.

 

Precisiamo sin da subito che i ragazzi di Trevi hanno il diritto di vedersi mettere a loro disposizioni dei locali per le loro attività ricreative ed è compito dell’Amministrazione individuare dei luoghi appropriati che, però, chiaramente, non possono coincidere con la sede di un museo civico, lasciata alla mercé dell’ultimo arrivato.

 

CONCLUSIONE: ora arriverà il momento di tirare le somme e siamo curiosi di sapere quanto ci è costata tutta questa pochezza messa in campo da un’amministrazione i cui limiti erano ampiamente noti e conclamati a tutti. Anche perché nessuno si illuda, questa estate da vergogna lascerà comunque, e pesantemente, il segno alle casse comunali.

 

Alla pessima estate trebana, le solite truppe cammellate, già hanno trovato il capro espiatorio: IL POPOLO TREBANO!

Proprio così! La colpa non è di chi non sa amministrare, non sa cosa siano le politiche per il turismo, di chi ha sperperato il denaro pubblico fino a dichiarare predissesto ed essere sotto stretta vigilanza della Corte dei Conti, bensì di quei cittadini che, dopo essersi visti introdurre l’addizionale comunale IRPEF, aumentare a dismisura ogni tassa e tariffa appannaggio del comune (come la Tari) ed essere in procinto di pagare la prossima bolletta dell’acqua ad Acea, AVREBBERO FATTO I TIRCHI RIFIUTANDO DI METTERSI ANCORA LE MANI IN TASCA per finanziare il Comitato San Pietro ed il ridicolo programma da questo partorito. Come dire, cornuti e mazziati!

 

La cosa buffa è che grazie alla pubblicità portataci dal Cammino di San Benedetto in primis e da alcune pagine social che sponsorizzano i luoghi più belli del Lazio e della Ciociaria, di gente ne è circolata anche parecchia, soprattutto nei siti di maggiore attrattività, come la Cascata. Quest’ultima, anzi, sempre più pericolosamente preda di un turismo spesso invasivo non rispettoso dell’ambiente, abbandonata da sempre dal Parco dei Monti Simbruini, necessiterebbe, sempre più, di una gestione costante ed attenta, affinché un paradiso naturale ed un patrimonio archeologico non si trasformi in una discarica.

 

Siamo alle solite, come abbiamo sempre sostenuto, pensiamo che Trevi abbia potenzialità enormi, ma sta rimanendo indietro rispetto a tanti altri paesini, anche limitrofi, che nulla hanno più di noi, se non delle amministrazioni più capaci e soprattutto che sanno dare una prospettiva futura e non volgere il loro sguardo sempre indietro, cercando di emulare, con risultati caricaturali e goffi, i tempi passati.

 

P.S. – Regione e Provincia, ogni anno, propongono bandi per sostenere la promozione turistica e culturale dei propri territori. Molti comuni fanno domanda e la stragrande maggioranza di essi accedono ai fondi messi a disposizione. Solo Trevi non riesce ad attingere da queste opportunità e, le rare volte che ci prova, chissà perché, viene puntualmente ed inesorabilmente bocciato. Il motivo? l’incapacità di proporre le domanda e la pochezza delle manifestazioni per cui si chiede il contributo. AMEN!