Tribunale di Milano

Milano, 19 settembre. Condanna a otto anni e quattro mesi per Alberto Genovese, ex imprenditore del web. L’uomo era accusato di violenza nei confronti di due modelle: una diciottenne aggredita il 10 ottobre 2020 e una ventitreenne abusata durante un soggiorno a Ibiza. Le avrebbe rese incoscienti con un cocktail di sostanze, nello specifico ketamina e cocaina.

Ad emettere la sentenza è Chiara Valori, il gup di Milano, al termine del processo abbreviato.

Condannata anche la ex fidanzata Sarah Borruso, per lei due anni e cinque mesi di reclusione. La donna è risultata implicata nella vicenda di Ibiza.

I difensori dell’ex imprenditore si sono limitati a poche dichiarazioni, “Attendiamo le motivazioni” dicono Luigi Isolabella e Davide Ferrari ai giornalisti riuniti fuori dal tribunale. Stessa cosa per il legale della Borruso, “Continuiamo a essere fiduciosi e attendiamo le motivazioni” ha spiegato Gianmaria Palminteri. I due imputati hanno scelto il silenzio.

Anche l’avvocato di una della vittima, una giovane diciottenne, ha deciso di rilasciare dichiarazione ai giornalisti fuori dall’aula. Si dice insoddisfatto della pena economica assegnata al Genovese. Il Gup, infatti, ha ritenuto opportuno condannarlo al risarcimento di 50 mila euro a favore della ragazza. La cifra integrale verrà tuttavia stabilita in sede civile. L’avvocato Luigi Liguori aveva chiesto, in sede processuale, un indennizzo pari ad 1,5 milioni di euro. Il difensore spiega che la sua cliente sarà in futuro impossibilitata a continuare la carriera da modella, specificando che avrebbe riportato anche un’invalidità del 40%. Gaia Inverardi, avvocato della seconda vittima, si dice invece soddisfatta del risultato giudiziario, in quanto “è stato riconosciuto l’impianto granitico della procura da parte del giudice” spiega ai giornalisti. Per questo secondo procedimento non erano stati chiesti risarcimenti pecuniari.