Oltre all’arresto è stato disposto anche il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili fino al raggiungimento di un valore pari almeno a 600mila euro.

Benevento, 4 ottobre. Un ex primario napoletano dell’ospedale Fatebenefratelli di Benevento è stato arrestato dagli uomini della Guardia di Finanza del comando di Napoli e Benevento. L’imputazione sarebbe corruzione ed emissione di fatture false.

La Procura della Repubblica di Benevento, al termine di un’indagine retta da Aldo Policastro, ha emesso il provvedimento restrittivo a carico del medico. Oltre all’arresto è stato disposto anche il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili fino al raggiungimento di un valore pari almeno a 600mila euro.

Sembrerebbero gravi gli indizi di colpevolezza raccolti durante le indagini in merito all’accusa di corruzione. Attività che avrebbe costituito un largo sistema di cui il medico faceva parte. All’epoca dei fatti, l’uomo era ancora primario dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento e intesseva accordi con i due referenti di zona di aziende fornitrici di materiali chirurgici. Questi ultimi emettevano regolarmente somme di denaro destinate al chirurgo, per acquistare protesi ortopediche realizzate, commercializzate o distribuite dalle ditte riconducibili ai corruttori. Gli interventi sarebbero stati programmati e svolti tra il 2014 ed il 2019. Il sistema garantiva la quasi esclusività della fornitura ortopedica e dei dispositivi medici all’ospedale di Benevento.

La procura fa sapere che il medico conteggiasse accuratamente sia le somme in entrata che quelle in uscita, corrispondenti a quelle trovate in un registro in mano ad uno dei corruttori.

Per giustificare e contabilizzare l’ingente quantità di denaro trasferita annualmente dai conti della società a quelli del sanitario i rei erano ricorsi all’invenzione di sedicenti incarichi conferiti al medico, per consulenze e corsi di formazione. Il tutto sarebbe stato documentato da fatture per operazioni inesistenti.

Illuminanti i messaggi scambiati fra l’ex primario e uno degli indagati, con i commenti sull’andamento dei propri affari.

Il chirurgo si trova al momento agli arresti domiciliari.