Correva l’anno 1948 il giorno 6 del mese di gennaio quando da bambino per la prima volta ho indossato la “cotta” per servire la santa Messa nella collegiata Santa Maria Assunta insieme ad altri chierichetti.
Il parroco di allora don Pio Appetecchia era circondato da uno stuolo di chierichetti che prestavano servizio all’altare del Signore durante le celebrazioni liturgiche.
Il numero delle Messe della domenica a Piglio erano al mattino tre: si iniziava con la Messa “prima” delle ore 6,00 alla quale partecipavano artigiani e tutte le persone che dovevano aprire le numerose botteghe di generi alimentari, ora scomparse; per proseguire poi con la Messa del fanciullo delle ore 9,00 e con quella delle 11,00.
I battesimi venivano fatti in chiesa nel pomeriggio della domenica alla presenza dell’ostetrica condotta, del parroco, dei genitori del bambino, dei padrini e di due chierichetti che ricevevano una piccola ricompenza in denaro e un “cantoccio” di pane che veniva poi deposto nell’armadio della sagrestia a disposizione dei bisognosi.
Le persone defunte venivano portate in chiesa alla vigilia del funerale e venivano posizionate nella navata sinistra difronte all’altare di San Giuseppe per tutta la notte.
Il giorno dopo veniva celebrato il funerale del defunto, che, terminata la funzione funebre, veniva poi accompagnato dal parroco al cimitero comunale su un “carrettone” trainato da due cavalli.
Anche per questo servizio i chierichetti venivano retribuiti dai familiari del defunto.
Nelle ricorrenze della Pasqua i chierichetti avevano alcune incombenze: dovevano procurare la legna da ardere che serviva alla vigilia per il fuoco e dovevano accompagnare il sacerdote per la benedizione delle case.
I chierichetti per l’occasione, ricevevano dalle famiglie uova, dolci che venivano messi in appositi cestini.
Nelle feste patronali i chierichetti sfilavano insieme al sacerdote davanti alla statua portata in processione dalle confraternite locali nelle vie del centro storico precedentemente addobbate dai residenti.
Sono passati da allora 75 anni di onorato servizio come chierichetto aiutando sia il sacerdote che la comunità offrendo anche una vera testimonianza di discepolo a servizio dei Padri Passionisti di Paliano nel santuario della Madonna delle Rose, dei Vescovi diocesani (Florenzani, Belloli, Loppa, Pompili), del Cardinale (Vagnozzi), del P, Quirico Pignalberi ora Venerabile e dei Padri minori conventuali di San Lorenzo dove ancora oggi all’età di 82 anni sono a servire la santa Messa della domenica delle ore 9,30 nella chiesa di San Lorenzo.
Un vero record!
Esplicare la funzione di chierichetto alla mia età sottolinea il mio essere cristiano, seguace di Gesù, e membro attivo della comunità ecclesiastica.