Forse una delle primissime opere pittoriche realizzate dall’artista di Piglio Piero Ricci, prima di diventare famoso in tutto il Mondo, è stato il quadro con l’immagine del Crocifisso che si trova nella sagrestia della Collegiata santa Maria Assunta di Piglio.

Grazie al contributo elargito dal parroco don Bruno Durante nell’anno 1983 per la realizzazione dell’opera, Pero Ricci ha evidenziare con questa opera le sue potenzialità di artista molto apprezzato dalla comunità pigliese.

Successivamente durante i 40 anni di professione l’artista Ricci ha tenuto mostre in varie città italiane ed anche all’estero, conseguendo riconoscimenti internazionali e premi.

Da segnalare, per esempio, che nelle sale del “Metropole Palace” di Montecarlo, nel 2005, tra le tante opere esposte nel noto albergo monegasco, molto frequentato da noti personaggi, l’opera del Ricci intitolata “I Primitivi” ottenne il massimo riconoscimento per le Arti Visive!



Segnalo, tra le varie critiche, quella del prof. Duccio Trombadori critico d’arte:


“Caro Ricci, ho preso visione solo di parte delle sue pitture e mi ha fatto molto piacere.

La sua opera mi appare varia, persuasiva e aperta a molte soluzioni realizzate con efficace espressività.

Mi spiego: lei ha la dote primaria di rendere ben nette le immagini col disegno e al tempo stesso, grazie all’intervento di un colore pulito, esalta il modellato quasi come un emblema.

Che sia un nudo, o un Crocifisso, o il ritaglio di un volto femminile, tutto il complesso delle cose viste si presenta nella forma della parabola grazie alla virtù di una rappresentazione sintetica ed altamente evocativa della realtà.

Luce, colore, forma: sono elementi essenziali della visione, che la sua mano agevole impagina e tiene insieme con notevole maestria.

La qualità della sua espressione è semplice e immediata: e con i suoi valori la pittura trasmette simbolicamente i valori essenziali della vita. Congratulazioni”!

Per noi tuoi concittadini, caro Piero, sei un grande artista.

Forza Piero non mollare mai!



Giorgio Alessandro Pacetti

Foto: si ringrazia Piero Federici per le foto.