La chiesa di San Rocco Madonna della Valle sarà aperta agli amanti dell’arte
Sabato 25 marzo 2023, nel giorno in cui si festeggia la Solennità dell’Annunciazione del Signore, la chiesa di San Rocco Madonna della Valle sarà aperta agli amanti dell’arte dalle ore 10,00 alle ore 12,00 da Giorgio Alessandro Pacetti nella doppia veste di scopritore delle opere artistiche e valorizzatore per 40 anni del sacro edificio.
L’antico tempio sito ad Ovest di Piglio adibito a lazzaretto degli appestati nel 1656 era stato abbandonato e diventato ricettacolo di erbe parassite fino al 1984.
All’interno della chiesa che ha inglobato la cappellina con affresco del 1300 riproducente la Madonna delle Rose in trono con il divin figliuolo, San Giovanni Evangelista, San Leonardo, il Beato Andrea Conti e Sant’Antonio Abate scoperto il 26 Dicembre 1984.
L’opera fu subito catalogata come sicuramente proveniente dalla scuola giottesca napoletana firmata da un così detto “homo quidam” (“uomo qualunque”).
Data l’importanza del ritrovamento la competente Soprintendenza del Lazio, tramite il Ministero dei beni Culturali, si è subito attivata per il recupero dell’intero edificio con il consolidamento delle murature perimetrali e delle facciate.
Una particolare attenzione è stata riservata al tetto ripristinato nelle forme originarie in capriate a vista in legno di castagno e con coperture in cotto.
Il lavoro di restauro è stato così capillare da prevedere un cordolo in cemento armato che imbrigliasse l’intera struttura
I lavori furono però sospesi perchè un fosso adiacente ed una fogna ne impedirono la prosecuzione dei lavori.
Per la cronaca a seguito del terremoto del 13 gennaio 1915 tutte le chiese di Piglio furono dichiarate inagibili e successivamente furono riaperte dopo il 1934 dall’impresa edile Filippo Pacetti di Albano Laziale su incarico del vescovo di Anagni mons. Attilio Adinolfi.
Il 28 settembre del 2002, un’altra grande scoperta aveva incrementato il valore artistico della chiesa di San Rocco.
L’affresco, riproducente la Madonna con il Bambino in braccio e, più in basso, San Giovannino che porge al piccolo Gesù una croce, era stato nascosto da una sovrastante tinteggiatura a tempera che si è poi staccata dalla parete per la forte umidità.
L’affresco di scuola raffaellesca denominato “Madonna della Valle”, della cui esistenza le cronache parlavano già intorno al 1599, oltre a dare alla chiesa, da tale data, la denominazione “San Rocco Madonna della Valle”, ora necessita di un restauro conservativo.
Il mio augurio è che questa inestimabile testimonianza dell’arte tardomedievale, nel minor tempo possibile, possa recuperare il proprio massimo splendore nel ricordo della storia e del sentimento religioso che da oltre settecento anni i pigliesi nutrono verso questo sacro luogo.
Giorgio Alessandro Pacetti