Anagni. La denuncia è partita dal consigliere di minoranza Valeriano Tasca, con un post su Facebook. Oltre 50 persone di nazionalità straniera, stavano tenendo una festa in barba alle disposizioni anti-covid.

Il CAS è ospitato all’interno dei locali dell’ex Seminario. All’interno vivono 3 famiglie, una di queste stava festeggiando un matrimonio. Altri extracomunitari si sono aggiunti al party arrivando a bordo di un pullman.

Musica a tutto volume, rumore di bottigle e andivieni di giovani schiamazzanti, a questo hanno dovuto assistere gli anagnini reclusi in casa da circa un anno.

Valeriano Tasca, da sempre in lotta contro il degrado ha stigmatizzato l’accaduto con parole dure:

“Una vergogna inaudita. Questo posso dire rispetto a quello che è successo negli alloggi gestiti dalla cooperativa Diaconie, che ospita alcune famiglie di profughi.
Parè ci sia stata una vera e propria festa con più di 50 persone dentro quell’edificio in totale disprezzo di ogni regola dettata dai DPCM.
Anagni è in zona arancione e probabilmente a breve passeremo in zona rossa eppure questa gente si può permettere di fare una radunarsi a decine per fare chissà cosa. 
Raccogliendo alcune testimonianze vengo a sapere che già dalla mattina giravano per la città alcune persone di colore mai viste prima.
Deduco che nessuno è stato fermato e questo la dice lunga sui capillari controlli che il sindaco ha detto dovrebbero esserci.
Non ci sono. Come è possibile che nessuno si è accorto di quello che stava accadendo?
Stiamo facendo molti sacrifici e questo è uno schiaffo a tutti gli anagnini.
È una vergogna. Farò un’interrogazione al sindaco e chiederò anche se esiste una telecamere di videosorveglianza perché se così è allora tutto è ancora più grave.
Si deve fare chiarezza perché quello che è accaduto è gravissimo”