Trevi nel Lazio. Un consiglio comunale davvero caliente quello che si è tenuto il 30 giugno. E non tanto per l’orario che ha generato anche polemiche, ma per i temi trattati.

Acea

“È ormai un fatto certo: l’acqua di Trevi è passata all’Acea Ato 2 quale gestore unico. Atteso che, il Commissario ad Acta nominato dal Presidente della Regione Zingaretti, il 27 giugno, ha già adottato gli atti ufficiali e definitivi.” ha scritto la minoranza in un comunicato.

Sempre il gruppo Unione e Cambiamento imputa la colpa di ciò alle scelte politiche ed amministrative del sindaco Grazioli.

La minoranza già durante la campagna elettorale aveva lanciato l’allarme riguardo il pericolo che la gestione idrica finisse nelle mani dell’azienda privata.

Il tentativo della minoranza

“Il nostro Gruppo, anche in Consiglio comunale del 30 giugno u.s., oltre che offrire la propria totale disponibilità, a perseguire ogni residuo tentativo che il diritto o il buon senso ci consiglia, ha indicato, nell’immediatezza e come via maestra, una concertazione con i diretti interessati (Ato2 e Regione).”

La rete fognaria

I consiglieri di minoranza hanno anche esortato l’amministrazione rinunciare al rimborso del mutuo contratto per aggiornare alcune tratte della rete fognaria.

“Restiamo scettici, invece, ma non abbiamo ritenuto doverci opporre, circa la decisione della maggioranza di intentare una nuova azione legale. La nostra perplessità nasce, oltre che dalla tardività dell’iniziativa, dalla mancanza di elementi a nostro favore, i quali, pur essendoci, sono stati vanificati da scellerate scelte amministrative.”

Da parte della minoranza c’è una concreta opposizione al subentro di Acea Ato 2 nella gestione idrica.

D’altronde è già in passato sono molti i comuni che hanno tentato di affrancarsi da questo tipo di gestione privata. Ed ora sentire che un comune che aveva la fortuna di avere la propria gestione idrica passi nelle mani di questa azienda, fa riflettere.