Altipiani di Arcinazzo. Questa notte una vettura è stata incendiata all’interno di una proprietà privata.

La macchina era di proprietà della compagna dello scrivente. Chi ha colpito sapeva bene quale era la mia porta di casa e quale auto colpire tra quelle parcheggiate.

 

L’incendio doloso è evidente per la presenza di una sorta di miccia. Il fatto è avvenuto intorno alle 2:30.

Sul luogo sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Fiuggi congiuntamente alla Polizia di Stato.

L’attentato incendiario ha messo a rischio un’intera palazzina dove oltre a noi alloggiano anche altre persone. La mia compagna inoltre è incinta al sesto mese. Una tentata strage, travestita da atto intimidatorio tipico dei metodi mafiosi.

Ovviamente non posso sapere di chi sia la mano che ha acceso il fuoco, ma posso solo fare supposizioni in merito ad articoli che ho scritto anche ultimamente, in particolare sul bestiame vagante.

Evidentemente qualcuno ha deciso che doveva imbavagliarmi. Invece non si è reso conto che non fa altro che fortificare le mie azioni per la lotta al degrado e per la libertà di stampa.

Attualmente il nostro paese è in fondo alla classifica per la libertà di stampa, tra minacce, l’aggressione e querele temerarie.

In mattinata sporgerò denuncia presso il commissariato di Polizia di Fiuggi affinché siano identificati e perseguiti questi vili criminali.

Desidero inoltre lanciare un messaggio a tutti quei colleghi che sono sottoposti a minacce e intimidazioni. Non mollare, non abbandonate mai la lotta per il diritto di cronaca e la libertà di informazione.