Svezia

Continua la nuova Guerra Fredda tra Occidente e Russia, a farne le spese le risorse energetiche di approvvigionamento del gas.

Un totale di 4 perdite sono state identificate dalla Guardia Costiera svedese su Nord Stream 1 e 2. Björn Lund, sismologo, afferma che ci sarebbe stata una terza detonazione.

La Guardia Costiera non ha saputo spiegare il perché questa nuova segnalazione sia avvenuta con ritardo. Tuttavia le perdite di gas nella parte svedese sono nella stessa zona. La distanza non è molta a detta di Jenny Larsson, dirigente della Guardia Costiera svedese.

Le perdite sono ben visibili a causa delle bolle marine che salgono in superficie, con una forza tale che al momento non sarebbe possibile fare un’ispezione al gasdotto.

Intanto il gas apre in calo ad Amsterdam il prezzo sarebbe sceso sotto i 200 euro megawattora, in calo del 3,95% rispetto alla chiusura di ieri.

Il timore che gli impianti non funzioneranno mai più

La Germania dopo che tutte e due le linee del gasdotto russo che fornisce l’Europa sono state compromesse da esplosioni sospette al largo dell’isola di Bornholm esprime preoccupazione. Le ipotesi vertono su un attacco sommergibilistico, cariche marine o l’attacco di un drone subacqueo. Secondo i tedeschi le linee non saranno più utilizzabili.

La Russia ha invece espresso indignazione ed è un rimpallo di responsabilità tra il Cremlino e Washington. Anche gli americani si proclamano innocenti per i misteriosi “incidenti” che hanno colpito il gasdotto.

La Russia ha aperto un’inchiesta per terrorismo internazionale e ha chiesto e ottenuto per venerdì una riunione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Danimarca e Svezia, in quanto responsabili dei tratti di mare dove sono avvenute le esplosioni sono state chiamate a fornire tutte le informazioni utili.