“L’Incompiuta” è di casa a Piglio!
Non è la Sinfonia n. 8 in Si minore D 759, comunemente detta Incompiuta (in tedesco Unvollendete), scritta nel 1822, da Franz Schubert invece sono le opere pubbliche iniziate a Piglio a suon di grancassa e non ultimate o in corso di opera.
Incompiuta è la costruzione di otto unità abitative nel Rione Trastevere dove preesisteva un fabbricato bombardato nel lontano 1944.
Per la cronaca la Regione Lazio aveva concesso al Comune di Piglio nel Febbraio 2015 un finanziamento di 1.342.787,94 Euro per la realizzazione di 8 unità abitative nel Rione Trastevere.
La richiesta era stata avanzata nel 2014 dalla precedente amministrazione, capeggiata dal dott. Tommaso Cittadini che era riuscito a non perdere il finanziamento che consentiva di recuperare una zona nel centro storico particolarmente trascurata.
La Giunta Felli aveva appaltato i lavori nel mese di Luglio 2016 all’Impresa Esse Ci srl con sede legale in Anagni, che aveva offerto un ribasso del 11,525% sull’importo dei lavori a base di gara per un importo netto di Euro 668.299,21 di cui € 64.635,80 per oneri di sicurezza, oltre IVA al 10% (€ 66.829,92).
I lavori iniziati nel mese di Ottobre 2016 sono a tutto oggi fermi.
Incompiuta è l’opera per l’adeguamento sismico dell’Istituto Comprensivo “Ottaviano Bottini”:
per la cronaca il Comune di Piglio aveva ottenuto dalla Regione Lazio un contributo di un milione 452 mila euro, per l’adeguamento sismico, per l’impianto antincendio, per la messa a norma dell’impianto elettrico, per l’eliminazione dei rischi di caduta di elementi dall’alto, per l’eliminazione delle barriere architettoniche attraverso l’inserimento di un ascensore.
I lavori in corso d’opera sono iniziati il 28 giugno 2021 e dovevano terminare sulla carta il 22 novembre 2022.
Incompiuta è la gigantesca struttura iniziata 18 anni fa che si affaccia sulla via Anticolana, proprio di fronte allo svincolo che porta a Piglio, denominata “Centro Valorizzazione Territorio e Prodotti Tipici”, con finalità turistica, agricola, alberghiera e marketing, di proprietà della XII Comunità Montana “Monti Ernici di Veroli.”
Per la cronaca il Centro Valorizzazione Territorio e Prodotti Tipici di Piglio è dotato di un’ampia superficie destinata a parcheggio ed è circondata dai vigneti del Cesanese e zone verdi che, nelle intenzioni della Comunità Monti Ernici, di Veroli, dovranno costituire delle aree didattico- pedagogiche per studenti di ogni ordine e grado soddisfacendo le esigenze del mondo agricolo-turistico ed eno-gastronomico, anche in termini economici-occupazionali.
Nel marzo 2015 Vittorio Brumotti, inviato di “Striscia La Notizia”, visitò il Centro in quanto una gru e alcuni mezzi pesanti erano in azione per la demolizione di una consistente struttura per rendere i piani superiori autonomi.
Insomma una variante in corso d’opera i cui lavori rientravano in un quadro generale che comprendeva anche la realizzazione di alcuni bagni e la sistemazione della parte retrostante della struttura a detta del Presidente della XII Comunità Montana “Monti Ernici Achille Bellucci il quale aveva assicurato a Vittorio Brumotti che i lavori sarebbero terminati il 31 Luglio 2015 e in ogni caso, entro il termine stabilito la struttura sarebbe stata ultimata e, sarebbe stata avviata subito la gara per la gestione del Centro”.
Si tratta di opere iniziate con finanziamenti insufficienti e tutt’ora in cerca di fondi adeguati: ai lavori del primo stralcio faranno seguito si spera del secondo e così via.
La lentezza burocratica è uno dei tratti salienti della pubblica amministrazione italiana in generale e pigliese in particolare.
Del resto il disagio amministrativo su scala nazionale non è altro che la somma di tanti piccoli-grandi disagi procurati a livello locale da amministrazioni carenti sotto il profilo della dinamica e dei minimi livelli organizzativi.
Inutile sottolineare che alla fine a fare le spese di tale sfascio sono solo i cittadini.
DOMANDA: Quanti anni, dovranno aspettare i cittadini di Piglio per vedere ultimati i lavori di Trastevere, dell’Istituto Comprensivo Ottaviano Bottini e del Centro di “Valortizzazione Territorio e Prodotti Tipici”?
Giorgio Alessandro Pacetti