Roma Tor Vergata

Immaginate di dovervi recare in ospedale per la vostra salute. Un fastidio, in alcuni casi anche una preoccupazione.

Perché solitamente chi si reca in ospedale è una persona malata, una persona fragile. Una persona che non ha bisogno di ulteriori stress oltre a quello già causato dalla sua patologia.

Eppure questa tranquillità non è garantita, quantomeno all’ingresso di Tor Vergata, dove gli utenti vengono costantemente molestati da parcheggiatori abusivi e venditori abusivi. In alcuni casi si arriva persino all’aggressione verbale rischiando quella fisica, come ci ha raccontato il signor F.

“Sono sempre lì, a tutte le ore e tutti i giorni, anche se chiami la Polizia poi ritornano” .  Ha raccontato F. che a sua volta ha subito un’aggressione.

“Mi stavo recando in ospedale per una visita, quando ho udito delle urla e ho visto questo parcheggiatore abusivo che inseguiva un anziano offendendolo ripetutamente. Ovviamente mi portavo subito in difesa dell’uomo accompagnandolo via e chiamando la polizia. Tuttavia il parcheggiatore abusivo ritornava questa volta insultando anche me. “

F. ha spiegato di non aver reagito perché queste persone non hanno nulla da perdere e spesso sono anche armate di coltello. È entrato in ospedale per farsi visitare, ma quando è tornato a riprendere la macchina è stato nuovamente affrontato dal soggetto.

“Ha continuato a minacciare e insultarmi, dicendo addirittura che io ero anti-napoletano, nonostante io non lo avessi affatto offeso per le sue origini. In verità non l’ho offeso affatto. A quel punto però visto che si era portato a pochi centimetri da me e non si allontanava alla mia richiesta, mi sono messo in guardia pugilistica e a quel punto è scappato”.

F. conclude esprimendo tutto il suo rammarico per questa situazione, che nonostante le numerose segnalazioni che ha personalmente fatto alle forze dell’ordine continua ad essere un disagio per gli utenti.

“Io non so se il parcheggio dell’ospedale sia competenza delle guardie giurate , ma mi chiedo a questo punto se lo fosse perché non intervengono anche loro? E se io avessi reagito cosa sarebbe successo? Perché devo rischiare una denuncia oppure essere taglieggiato e costretto a dare soldi a queste persone?”