PIGLIO, Si sono conclusi gli esercizi spirituali dei Frati dell’UZBEKISTAN nel convento di San Lorenzo
Cinque Frati dell’Uzbekistan sono stati in ritiro spirituale nel convento di san Lorenzo in Piglio dall’11 al 16 settembre alla presenza di P. Emìl Kunka, professore di Storia della Chiesa e del Francescanesimo presso la Facoltà Teologica di S. Bonaventura (Seraphicum) in Roma
I Frati hanno anche condiviso momenti fraterni con la comunità di San Lorenzo presente nelle persone di P. Angelo di P. Gabriele e di P. Alessandro.
La città di L’USBEKISTAN, oltre ad ospitare Mussulmani e Ortodossi ci sono anche i frati dell’Ordine Francescano Secolare di origine polacca -dice P. Angelo Di Giorgio- che svolgono attività pastorale, attività catechistica, formazione cristiana per i cattolici, opere caritative, ma sempre limitate e con molta discrezione al loro territorio di competenza.
Per la cronaca nell’anno 2023 la comunità francescana di san Lorenzo ha avuto la gioia di ospitare nel convento per gli Esercizi Spirituali:
il Padre Generale Carlos Trovarelli; i Padri del Definitorio della Curia Generale dei Frati Minori Conventuali con sede in Roma, Piazza SS.XII Apostoli; i Religiosi provenienti dalla Polonia, dalla Spagna, dall’India, dal Venezuela e dall’Italia; gli Allievi frati del Ghana, del Kazakistan, dell’Ucraina, del Kenia, dell’Uganda, della Tanzania, dell’India, del Paraguai, dell’, della Slovenia e del Burkina Faso;  i novizi di Assisi e i Padri e Professori del Seraphicum di Roma.
Il convento offre pace e tranquillità e soprattutto splendide visioni panoramiche consentendo, soprattutto in condizioni metereologiche ottimali, di spingere lo sguardo verso l’orizzonte più lontano, quasi a sfidare l’osservatore a ricercare e riconoscere le varie località sottostanti.
In questo luogo sembra di vivere in un’altra dimensione, tutto ci richiama alla preghiera, alla bellezza del creato ed alla grandezza del Creatore”.
Nel sacro convento di San Lorenzo una volta sede di noviziato tanti frati “Conventuali” della Provincia Romana hanno saputo onorare la loro professione religiosa lasciando splendide testimonianze di coerenza nella sequela della spiritualità del loro Serafico Padre S. Francesco.
Questo sacro luogo ha ospitato Santi, Beati, Venerabili e Umanisti: Benedetto da Piglio, P. Francesco Rutini, P. Felice Guanciali, San Carlo da Sezze, San Massimiliano Kolbe, solo per citarne alcuni.
E’ questo un luogo di pace di meditazione, di preghiera, perché ogni pietra, ogni pianta, ogni elemento del creato parla dell’Altissimo, dell’umiltà francescana, dell’opera santa di molti frati, della bellezza della natura, della preziosità del ritiro, del silenzio interiore della preghiera del cuore, come eco impercettibile della spiritualità del Poverello di Assisi che, recandosi a Subiaco da San Benedetto, passò in questo luogo e vi fondò un eremo.
Questo luogo è veramente un’oasi di pace, di spiritualità, di invito al raccoglimento: è un patrimonio di sacre memorie da conservare, tutelare e onorare.
Giorgio Alessandro Pacetti