Toni da guerra fredda in vista delle elezioni

TREVI NEL LAZIO. Ultimamente si stanno facendo decisamente accesi i toni tra le due fazioni politiche che si contenderanno il “trono” di “Monteclemente” a settembre, particolarmente attivo sui social network l’assessore al turismo Luciano Paris.

Inaugurazione mostra artistica, sindaco, assessore ed altri presenti non indossano le mascherine e non tengono la distanza sociale

I fatti

Paris, già al centro delle polemiche assieme al sindaco Silvio Grazioli, per non aver indossato la mascherina dentro dei locali al chiuso in cui si svolgeva l’inaugurazione di una mostra artistica alla presenza di diverse persone, così come riportato dall’articolo di Tg24.info https://www.tg24.info/altopiani-di-arcinazzo-weekend-ricco-di-eventi-senza-mascherine-e-con-assembramenti-foto/?fbclid=IwAR3XMgYuJjx7Of3T8HzrVvaURDf1JV4UQWUl_ZeMfjP5Z_ISGO2zIIc3tx0 , ha prima cercato di accusare l’amministratore della pagina Facebook “Altipiani di Arcinazzo” di non aver a sua volta indossato la mascherina, successivamente Vincenzo Cecconi, esponente di Unione e Cambiamento, il movimento di opposizione che si candiderà contro la giunta attuale.

 

L’attacco a Digiorgio

Francesco Digiorgio, amministratore della pagina Facebook “Altipiani di Arcinazzo” ha smentito Luciano Paris con un post dove mostrava un selfie scattato proprio il giorno della mostra in previsione di un rimbalzo di accuse, dove appunto era regolarmente munito della mascherina, scrivendo nel post:

“Mi tocca fare questo post per smentire l’assessore di Trevi nel Lazio Luciano Paris, il quale presente ad un evento assieme al sindaco, insieme ad altri utenti creava assembramento dentro dei locali al chiuso senza l’uso della mascherina. L’assessore mi accusa che nemmeno io la indossassi, ma siccome ha poca memoria pubblico un selfie volutamente fatto proprio quel giorno, ricordandogli inoltre che c’è una grande differenza tra un cittadino semplice che disobbedisce e dei rappresenti comunali che sono tra le altre cose la massima autorità sanitaria locale.
Trovo vergognoso che chi avrebbe dovuto far rispettare le regole sia stato in prima linea per violarle, invito Silvio Grazioli e Luciano Paris a rimediare autosanzionandosi e chiedere scusa al paese, soprattutto in virtù del fatto che durante il lockdown hanno usato il pugno duro nei confronti della cittadinanza e che ad oggi restano chiusi al gioco i parchi pubblici per i bambini.
Qui sono visibili le foto dell’evento
https://www.facebook.com/378683922656145/posts/870964623428070/

Rispedisco al mittente anche la falsa accusa di essere candidato con l’opposizione, so che vi fa molta paura una mia candidatura, ma invece ho deciso di rimanere super partes per poter elogiare, quanto bacchettare eventuali nuovi amministratori.”

L’attacco a Cecconi

Luciano Paris evidentemente non soddisfatto nella serata di domenica ha pubblicato sul gruppo “Altipiani di Arcinazzo” (associato alla omonima pagina) una foto scattata di nascosto a Vincenzo Cecconi che non avrebbe rispettato il distanziamento sociale e sarebbe privo della mascherina in un luogo chiuso.

Paris accusa Cecconi con una foto scattata a sua insaputa

Peccato che il Cecconi quando è stata scattata quella foto, stesse tranquillamente cenando in un ristorante di Trevi nel Lazio, dove l’obbligo della mascherina, sia per lui che per gli altri commensali non vige; ma al di là di questo, il Paris ha forse dimenticato che Vincenzo Cecconi non ricopre alcuna carica pubblica o istituzionale e che nei suoi confronti è stata commessa una violazione della privacy, oltre che una probabile diffamazione aggravata, visto lo scopo denigratorio del post. Cose che saranno valutate nelle opportune sedi, come ha promesso Cecconi replicando a Paris:

“Questo signore, autore del post, che in 5 anni di mandato a consigliere comunale, con delega nientemeno che al turismo e non si capisce a cos’altro (forse addetto alle bancarelle), riprende e diffonde, sui social, l’immagibe di un privato cittadino, intento alle sue private attività.
Bene!
Provvederò, come ovvio che sia, a tutelare la mia dignità nei luoghi e con i mezzi opportuni, come già avevo preannunciato.
Del resto quando si esagera si esagera.
Comunque per i cultori del gossip più basso, squallido e miserevole, che puntualmente propone sempre questo soggetto, incapace di ogni altra attività pubblica, ma che meglio farebbe a rendere conto delle centinaia e centinaia migliaia di euro che ha allegramente sperperato, faccio presente che in un ristorante, e mentre si pranza, è assolutamente consentito non indossare la mascherina.
Per cui io non ho commesso alcuna violazione ma il “nobile” amministratore, gran signore di pensiero, parole e portamento, pare proprio che, questa volta, l’abbia fatta fuori dal vaso. Arrivederci a presto!”

Nel caso di Paris e Grazioli invece, le fotografie erano state scattate a un evento pubblico e mentre svolgevano le attività dettate dalla propria carica istituzionale, di conseguenza verificandosi una violazione di una normativa, la pubblicazione delle foto costituisce un fatto di cronaca, dal quale entrambi non possono esimersi essendo nel contesto due personaggi pubblici.

La replica di Unione e Cambiamento

Un attacco che è stato mal digerito anche dai vertici di Unione e Cambiamento che hanno subito diramato un comunicato stampa sulla loro pagina Facebook:

“Ci troviamo costretti ancora una volta a dover condannare un gratuito quanto squallido attacco subito da un componente del nostro gruppo politico.
Questa volta però l’autore non è un giornalista, bensì un amministratore, ossia il consigliere delegato al turismo Luciano Paris, il quale inopinatamente, questa sera, ha pubblicato una foto sul gruppo “Altipiani di Arcinazzo” nella quale si vede in primo piano il nostro componente Vincenzo Cecconi, in mezzo ad altre persone, reo, a suo dire, di non indossare la mascherina.
Questa storia, per chi non lo sapesse, trae origine da una polemica sorta la scorsa settimana a seguito di un articolo online nel quale si sottolineava che il Sindaco di Trevi e il consigliere Paris avevano partecipato all’inaugurazione di una mostra agli Altipiani di Arcinazzo e, benché si trovassero in un ambiente chiuso, alla presenza di numerose persone, non indossavano la mascherina.
Questa sera il Sig. Paris ha così pensato bene di “vendicare” l’affronto subito schizzando un po’ di fango gratuito su un avversario politico.
A questo proposito precisiamo che la foto in questione è stata scattata all’interno di un ristorante, nel bel mezzo di un pranzo e, come noto a tutti, quando si è tavola, si può togliere la mascherina. In secondo luogo, non possiamo fare a meno di evidenziare la plateale violazione della privacy subita da una persona che, ad oggi, a differenza del Sig. Paris, non ricopre incarichi pubblici, ma è a tutti gli effetti un privato cittadino, la cui immagine non può essere pubblicata in giro senza alcuna autorizzazione. A Vincenzo lasciamo la libertà di valutare ogni possibile tutela legale, come gruppo condanniamo fermamente questo modo vergognoso e, ribadiamo, squallido, di fare politica e campagna elettorale.
Il Sig. Paris, che non è nuovo ad uscite infelici sui social, in quanto delegato al turismo dovrebbe spiegare il suo operato politico (fallimentare) degli ultimi 5 anni e magari raccontarci il perchè le persone a cui chiede affannosamente il voto in ogni dove, insieme ai suoi compagni di maggioranza, dovrebbero votarlo ancora. Forse per il museo smantellato? Per i mercatini di Natale lasciati morire? Per la Cascata di Trevi abbandonata? O per il modo improprio in cui utilizza il Comitato San Pietro?
Di questo e di altro vorremmo confrontarci con questo signore, ma sappiamo già che difficilmente ne avremo l’opportunità. Nel frattempo lui continuerà a chiedere i voti senza spiegare il perché. Il nostro auspicio è che a chiederlo siano quei cittadini, stanchi delle solite (spesso irreali) promesse e di chi non lavora e non sa lavorare per il bene collettivo.
Anche e soprattutto per atteggiamenti come questo riteniamo che ci sia bisogno di un serio rinnovamento, nelle politiche, certo, ma anche più semplicemente nei comportamenti, nella correttezza, nello stile e nell’educazione, quindi…nelle persone!”

Manca più di un mese alle elezioni, periodo in cui ci aspettiamo ulteriori colpi di scena , anche se forse non è poi così gradevole assistere a un modo di fare politica che cerca di colpire la persona invece che la figura pubblica. Informareh24 resterà a disposizione per qualsiasi eventuale replica che i diretti interessati vogliano divulgare.