Arcinazzo Romano, l’amministrazione ha deliberato la costruzione di diversi loculi per ampliare il cimitero comunale.

Una scelta che però è stata contestata dal movimento cittadino-politico “Uniti per Arcinazzo”, che ha espresso il proprio disappunto con un comunicato sulla pagina Facebook dedicata.

Riportiamo integralmente il testo e diamo disponibilità all’amministrazione comunale per qualsiasi replica.

COMUNICATO 6
L’AMMINISTRAZIONE METTE IN VENDITA IL CIMITERO, ANZI IN PREVENDITA!

L’Amministrazione, con Delibera di Giunta n. 76 del 13 novembre 2020, approva: “STUDIO DI FATTIBILITA’ PER LA COSTRUZIONE DI N. 55 LOCULI, RIDETERMINAZIONE DEL COSTO, SCHEMA DEL BANDO PER LA PREVENDITA E DOMANDE ” MODELLO A E MODELLO B” PER LASSEGNAZIONE IN CONCESSIONE DI N. 50 LOCULI AI CITTADINI IN POSSESSO DEI PRESCRITTI REQUISITI”.

Con questo provvedimento, l’Amministrazione raggiunge l’apoteosi!

Si annuncia la “PREVENDITA” di loculi! Stiamo alla vendita di biglietti anticipati per il teatro o per la partita di calcio? I “loculi” sono un bene demaniale che appartiene al patrimonio indisponibile del Comune. I loculi non si vendono, non si possono vendere, non si può vendere il cimitero! I loculi sono dati solo in concessione (e neanche “assegnati”!) ossia mediante un provvedimento unilaterale del Comune, con i poteri che gli sono concessi dalla legge! E poi che vuol dire RIDETERMINAZIONE dei costi? Cosa deve essere rideterminato se il progetto è in fase di determinazione? Hanno già approvato altri progetti di cui non siamo a conoscenza?

Inoltre, con lo studio di FATTIBILITÀ, vuol dire che stiamo discutendo della possibilità di realizzare i loculi, stiamo nel mondo ideale, ma non esiste un vero progetto esecutivo! Il costo dell’opera, compresi i 5 loculi che trattiene l’Amministrazione, ammonta a circa 118.000,00 euro. Ma se si sommano le entrate dei cittadini per la presunta “vendita” dei loculi si arriva ad una somma maggiore di circa 28.000,00 euro, ovviamente facendosi carico anche dei 5 loculi che trattiene il Comune! E perché il Comune chiede ai cittadini più di quello che spende? Per quale ragione? E poi se in fase di progettazione e verifica, per esempio, effettuando indagini geologiche, dovesse risultare che non è possibile realizzarli, cosa succede? E se in fase di appalto dell’opera risultasse un costo più basso di quello stimato in fase di progettazione, il Comune tratterà le ulteriori somme? “Prevendere” i loculi e chiedere soldi ai cittadini quando non si sa quale è il vero costo dell’opera che si realizza, né dove, né come , né quando, ci sembra veramente una follia! Addirittura, non contenti, nel modulo di domanda ai cittadini viene richiesto di dichiarare di aver preso “conoscenza delle dimensioni dei loculi e del progetto” che non esistono!

Il Sindaco poi si sostituisce allo Stato! Nel punto 5) del Deliberato la Giunta stabilisce “DI RICHIEDERE, il pagamento di una TASSA annua, anche RETROATTIVA, stabilita dall’Amministrazione Comunale alle famiglie dei defunti tumulati presso posti provvisori qualora non venga prodotta domanda di acquisto di un nuovo loculo”.
Ma lo sanno che le TASSE vengono istituite esclusivamente dal Governo centrale? Non sono MAI RETROATTIVE! Come è possibile una così grave disposizione? E poi quando la stabiliscono? Non si può non conoscere un fondamento dell’ordinamento italiano, un principio generale così chiaro, essenziale del vivere civile!

Il nostro Comune ha approvato il Regolamento di Polizia Mortuaria nel 2002 con Deliberazione di Consiglio n. 12 il quale stabilisce che la concessione dei loculi è di anni 50 e la durata decorre dalla data della Concessione (definitiva) o dalla prima sepoltura! Ma forse hanno copiato da qualche altro Regolamento di Comuni vicini? Infatti, sono andati in confusione, in quanto, fanno riferimento ad un Regolamento del 2005, e stabiliscono la durata di 99 anni, anzi no, si contraddicono e stabiliscono subito dopo qualche riga, anche 30 anni! Ma a quale Regolamento si riferiscono? lo hanno veramente letto? Probabilmente non lo hanno nemmeno visto!

Il Sindaco in persona, poi, pubblica un AVVISO difforme da quello approvato dalla Giunta! Per esempio, tanto per dirne una, nell’Avviso approvato dalla Giunta si parla di realizzare, una volta 55 loculi, una volta 124, una volta 200! Ma insomma diamo i numeri? Ma il Sindaco lo sa che la norma affida ai Responsabili la gestione degli Avvisi, dei progetti, delle selezioni? Perché l’Avviso è a firma del Sindaco? A quale scopo? Dove sta l’atto di adozione da parte del Responsabile? La graduatoria la farà la Giunta? Con quali poteri? Ma forse sono rimasti alle norme prima del 1997, ante Bassanini?

Infine, verrà realizzata una graduatoria “finalizzata al ricongiungimento con il coniuge defunto o vivente (!) … massimo di loculi da indicare nella richiesta è 2 (due): richiedente–defunto oppure defunto vivente”!!! Ma cosa vuol dire? Il richiedente deve essere la moglie o il marito per assicurare il ricongiungimento? Il “defunto vivente”? È una barzelletta!

Ma l’opera è stata approvata in Consiglio ed inserita nella programmazione delle opere pubbliche? Ma i Consiglieri hanno letto la Delibera di Giunta?
A conclusione di tutto i cittadini pagano, e pagano di più, ma non possono nemmeno scegliere i loculi, li assegnerà il Comune!

Questi sono solo alcuni dei numerosi errori, ripetizioni, contraddizioni, sviste, confusioni, errate citazioni di norme, tutti elementi che emergono dal capolavoro della Delibera di Giunta n. 76/2020.
Ci auguriamo che venga ritirata immediatamente per rispetto dei cittadini, del Consiglio e di Arcinazzo Romano!

Arcinazzo Romano, 29 novembre 2020