E’ uno sfogo quello dell’artista sardo, un grido di dolore contro chi non mostra rispetto.
Lo affida alle pagine dell’AdnKronos, che ieri ha riportato il pensiero del cantante in merito alla scarsa attenzione che alcuni ripongono verso questa grave emergenza.

Le sue parole per sensibilizzare le persone ad avere rispetto, sono incentrate proprio nel comportamento, nel pensiero. “In molti non si rendono conto della gravità delle situazione del covid ancora oggi, delle terapie intensive piene, di come questa malattia sia imprevedibile. Io ho perso mio padre che era una persona sana e non aveva nessuna patologia, Auguro a questa gente di non trovarsi mai in questa situazione, ma molti non lo capiscono finché non lo vivono”.

Poi Valerio, prosegue nella sua esposizione e non risparmia accuse a chi contravviene con leggerezza alle misure. “Molte persone ancora non hanno ben capito. La domenica la gente sta ammucchiata al mare, non c’è logica in questo. C’è gente che è responsabile e che non lo fa, ma i più se ne fregano, e non appena hanno lasciato libere le briglie tutti hanno fatto il cazzo che volevano”.

Scanu parla dei negazionisti e fa la sua critica a comportamenti che provocano danno alla società. “C’è gente che ancora gira senza mascherina. Posso anche ammettere che uno sia negazionista, o scettico, ma poi se ti trovi davanti a qualcuno, la mascherina la devi mettere!”.

Conclude ìl suo sfogo misto a rabbia e desolazione spiegando che si può anche essere scettici e “fare i negazionisti”, ma è intollerabile la mancanza di rispetto verso chi ha vissuto il dramma da vicino. Fa poi degli esempi e dice: “ho sentito imbecilli dire cose come: la paura del Covid uccide i polmoni lo sanno anche i cartoni…”.

Poi la sua critica all’indirizzo di chi, è giustamente libero di pensarla come vuole, ma non può arrogarsi il diritto di sostituirsi ai medici

Infine conclude il suo commento con un pensiero per il padre e ammette che pur sapendo che fosse una cosa grave, non immaginava che lo fosse “fino a questo punto”. E parla di sé, del suo atteggiamento, dicendo che finché non aveva vissuto questo dramma, non poteva rendersi conto davvero di quanto fosse devastante. Aggiunge che però sebbene non avesse forte la dimensione esatta della gravità, ha sempre adottato tutte le misure di sicurezza, proprio per rispetto agli altri.

Giorgio Consolandi