Oggi doveva essere un giorno di festa, ma per Angelo Grassi, impiegato torinese non è così.

Nonostante Angelo abbia due splendide figlie, una di 22 ed una di 27 anni, non potrà festeggiare con loro la Festa del Papà. Questo perchè Angelo è l’ennesima vittima del Mostro Giudiziario che si accanisce nei confronti dei padri separati. L’ennesima pedina fagocitata nella scacchiera della giustizia, che non applica i diritti ed i doveri equamente.

“La mia ex (dentista) mi e ci (i miei anziani genitori e la mia nuova famiglia) sta letteralmente distruggendo!!”-ha raccontato esasperato e stremato da 5 giorni di digiuno totale. Angelo sta affrontando lo sciopero della fame.

“Continua da anni a mandarmi decreti ingiuntivi per spese extra per le due figlie NON concordate. L’ultimo del 30 dicembre di oltre 4000 €. In questi anni me ne ha mandati più di 10. Potrà ancora mandarne in futuro. Nonostante il GRANDE divario di reddito e di ISEE il Tribunale di Torino continua a decidere per una suddivisione al 50%, fregandosene del Protocollo di Intesa firmato dagli stessi giudici con gli avvocati a marzo 2016 dove agli articoli 6 e 7 è scritto che le spese extra vanno suddivise secondo il principio di proporzionalità basato sull’art. 155 del Codice Civile. Ma loro se ne fregano e la prassi è quasi sempre quella di suddividerle al 50%. Ho chiesto un appuntamento al Presidente della sezione famiglia che però non mi vuole concedere.”

Angelo ci ha raccontato di avere un lavoro da impiegato in part-time, e nonostante la ex coniuge sia una professionista del settore odontoiatrico, nonostante vi siano accordi tra i legali rappresentanti di entrambi, ci sarebbero continue pretese di denaro, per mantenere un discreto tenore di vita.

“Mia figlia di 22 anni frequenta il secondo anno all’Università, mentre la grande a gennaio è diventata ufficialmente avvocato (la si può vedere nel sito dell’ordine degli avvocati di Torino,  intestataria al 50% di 5 alloggi).  Per quanti anni ancora mi arriveranno questi decreti ingiuntivi??
Io sono impiegato part-time e titolare di un’agenzia viaggi (dove lavoro 3 ore al giorno) che come puoi immaginare nell’ultimo anno non ha incassato quasi niente.”

Una delle figlie risulta essere divenuta una professionista a sua volta. Quindi perchè, nonostante entrambe abbiano superato ampiamente l’età del fabbisogno, nonostante una di esse sia avvocato e intestataria di immobili, quest’uomo deve continuare a pagare mantenimenti e spese extra?

Perchè si deve portare qualcuno alla disperazione? Perchè portare i padri separati a compiere gesti estremi? Secondo una statistica divulgata ci sarebbero circa 300 suicidi all’anno. Qualcuno ascolterà il grido di aiuto di Angelo prima che il suo nome sia uno dei tanti scolpiti sulla lapide dell’indifferenza?

“Abbiamo già perso TANTI decreti ingiuntivi analoghi e l’ultimo decreto per le condizioni di separazione è di novembre 2020, con spese suddivise al 50%.
L’ISEE della dentista è altissimo e quindi paga migliaia di euro per le tasse universitarie delle figlie, mentre io col mio ISEE prima ne pagavo 156 all’anno per il figlio della mia compagna e ora addirittura ZERO euro.
Oggi è il mio 5° giorno di assoluto digiuno.”

In conclusione

Noi ovviamente non possiamo sapere se il racconto di Angelo sia reale o no, anche se ci riesce difficile pensare che abbia voluto mentirci. Proprio per questo offriamo in qualsiasi momento diritto di replica alla sua ex coniuge o alle sue ex figlie sulla nostra testata, per smentire o confermare e spiegare i fatti.

Il vero scopo di questo articolo non è solo evidenziare come per l’ennesima volta si potrebbe essere verificata una ingiustizia sociale, ma di aiutare un uomo, una persona in difficoltà, che sta già compiendo autolesionismo, prima che arrivi a compiere un gesto di disperazione irreparabile.