Il problema degli sbarchi sulle nostre cose si sa, è decennale. Sono iniziati negli anni ’90 gli sbarchi di massa, allo scoppio della Guerra dei Balcani e sono proseguiti fino ai giorni nostri, cambiando rotta dall’Africa.

Quella che prima era una necessità, il sogno di inseguire una vita migliore, si è successivamente trasformato in un business e spesso in un incubo per i migranti.

Spesso coloro che partono, lo fanno con l’illusione di una vita migliore, alcuni addirittura vengono costretti. Basti pensare alla tratta delle donne nigeriane, a cui vengono rubati i documenti, minacciate le famiglie. Vengono costrette a prostituirsi nei tanto civilizzati paesi occidentali. Paesi come L’Italia, che ancora non sono in grado di regolamentare il fenomeno della prostituzione e fare cassa, come accade invece in altre nazioni. Regolamentare la prostituzione significherebbe sottrarre questo business dalle mani della criminalità organizzata e salvare tante donne.

Molti sono i disperati che muoiono lungo il viaggio. I migranti cadono sotto gli stenti o il caldo, attraversando il deserto e vengono abbandonati come se non fossero mai esistiti. Altri periscono nei centri di detenzione libici, derubati, picchiati, schiavizzati. Ed infine molti altri annegano durante la traversata a bordo delle “carrette del mare” su cui vengono stipati come bestiame.

Eppure nonostante l’immigrazione irregolare resti un illecito, c’è chi continua a favorirla. Chi anche dall’Occidente continua a illudere questi disperati che qui avranno una vita migliore. Mentre chi sopravvive, chi ce la fa, spesso finisce a lavorare nei campi per 2 o 3 euro l’ora. Oppure si ritrovano a spacciare nelle strade, a commettere crimini, perché non c’è lavoro per loro.

Questo è quanto dice l’Unione Europea in merito:

Competenze

Immigrazione regolare: spetta all’UE la competenza di definire le condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi che entrano e soggiornano legalmente in uno degli Stati membri, anche per quanto concerne il ricongiungimento familiare. Gli Stati membri conservano la facoltà di stabilire i volumi di ammissione per le persone provenienti da paesi terzi in cerca di lavoro.

Integrazione: l’UE può fornire incentivi e sostegno a favore di misure adottate dagli Stati membri al fine di promuovere l’integrazione di cittadini di paesi terzi che vi risiedono legalmente; tuttavia, il diritto dell’UE non prevede alcuna armonizzazione degli ordinamenti e delle regolamentazioni degli Stati membri.

Lotta all’immigrazione irregolare: l’UE è tenuta a prevenire e a ridurre l’immigrazione irregolare, in particolare attraverso un’efficace politica di rimpatrio, nel rispetto dei diritti fondamentali.

Accordi di riammissione: l’UE ha la competenza di stipulare accordi con paesi terzi ai fini della riammissione nel paese di origine o di provenienza di cittadini di paesi terzi che non soddisfano o non soddisfano più le condizioni di ingresso, presenza o soggiorno in uno degli Stati membri.

Obiettivi

Definizione di un approccio equilibrato in materia d’immigrazione: l’UE mira a instaurare un approccio equilibrato per gestire la migrazione regolare e contrastare l’immigrazione irregolare. La corretta gestione dei flussi migratori comporta la garanzia di un trattamento equo dei cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente negli Stati membri, il rafforzamento delle misure per contrastare l’immigrazione irregolare, compresi la tratta e il traffico, e la promozione di una maggiore cooperazione con i paesi terzi in tutti i settori. L’UE mira a sviluppare un livello uniforme di diritti e doveri per gli immigrati regolari, paragonabile a quello dei cittadini dell’UE.

Principio di solidarietà: in base al trattato di Lisbona, le politiche in materia di immigrazione sono governate dal principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri, anche sul piano finanziario (articolo 80 TFUE).

Abbiamo voluto sentire le dichiarazioni di Federico Proietti, politico del centrodestra

“Si evince dagli articoli della stessa Unione Europea. Non si parla ne di destra né di sinistra, qui si parla di immigrazione regolare e irregolare. Come da articoli della stessa UE, l’immigrazione irregolare prevede il rimpatrio, cosa che non sta accadendo nella dovuta misura qui in Italia. Non è possibile che ci siano tutti questi sbarchi Illegali, mi viene la pelle d’oca pensando che stiano entrando persone di cui non conosciamo l’identità, cosa vogliano fare e persino dove vogliano risiedere. Stop immigrazione irregolare!