Nettuno. Un’altra storia assurda figlia della burocrazia.

Dopo l’uomo morto da 13 anni che ha ricevuto la tessera sanitaria, un nuovo episodio che stavolta vede protagonista una giovane ragazza fortunatamente vivente.

Morto da 13 anni ma gli mandano la tessera sanitaria

Chiara Pugliese, ha fatto un post su Facebook, prima di essere contattata dalla nostra Redazione, chiedendo chi fosse suo marito. Questo perché nella assurdità della faccenda, Chiara ha scoperto di essere stata coniugata e persino di aver divorziato.

Il tutto è venuto fuori quando ha dovuto far richiesta di un mutuo. Tra la varia documentazione richiesta dalla banca, un certificato di stato di famiglia. Dal certificato si evince che Chiara risulta divorziata. Ma lei giura di non aver mai convolato a nozze, tanto più che attualmente è solo fidanzata.

Ovviamente questo intoppo burocratico è una gran seccatura, perché così la banca non può accettare la documentazione. Inoltre Chiara ha cercato di risolvere mandando una PEC al comune, senza tuttavia finora avere risposta. Il timore è quello che si vada oltre le feste.

Sto svolgendo le pratiche per il mutuo, ho già fatto la proposta per l’acquisto e la banca giustamente mi ha chiesto varie documentazioni, tra cui la certificazione contestuale che ho inviato. Ci ha spiegato Chiara. 

Ho fatto una proposta vincolata al mutuo con un anticipo e se il mutuo non mi viene concesso, sai bene che l’anticipo è perso. Ha ho concluso amareggiata, lasciandosi l’opportunità di rivolgersi a uno studio legale.

Il rischio infatti è quello di perdere la caparra versata. Se ciò dovesse accadere dovrebbe intentare causa contro il comune, spendere soldi di avvocato e chissà per quanto andrebbe per le lunghe. Poi se le fosse riconosciuta la ragione, alla fine come sempre ci rimettono i contribuenti.

Speriamo quindi che il comune sia sollecitato quanto prima a risolvere questo disguido burocratico.