Non si ferma la corsa dei costi energetici e l’impoverimento su base annua delle famiglie italiana avanza in barba ai venti di ripresa. Col primo gennaio gas più caro del 41% ed il rincaro dell’elettricità segnerà +55%.
E dobbiamo anche dirci soddisfatti, poiché senza l’intervento del governo che stanzia altri 3,8 miliardi in legge di bilancio avremmo avuto rincari del 65% e del 59,2% rispettivamente per energia elettrica e gas.

Quali interventi?

Da quanto previsto nella legge di bilancio, l’Autorità ha confermato l’annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà. Con questo provvedimento ha alleggerito l’aumento per 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.

Quanto pesano gli aumenti

Con l’adeguamento alle nuove tariffe nei dodici mesi, dal primo aprile 2021 e il 31 marzo 2022, la spesa per una famiglia-tipo è di 2.300 euro per l’energia elettrica. Per quanto riguarda il gas invece, la spesa è pari a 1.560 euro. Un costo davvero esorbitante che va ad aggiungersi al bilancio già vacillante di tante famiglie italiane.

Le associazioni dei consumatori

A detta delle associazioni dei consumatori, le misure di contenimento del governo sono insufficienti. Chiedono alla Ue di intervenire per imporre prezzi fissi.

La voce dei ministri

Il ministro della Transizione Energetica, Roberto Cingolani ha ricordato che il governo ha stanziato finora 8 miliardi per alleviare gli aumenti.
Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, ha detto che le misure disposte dal governo saranno rafforzate e aggiunge che il sostegno alle realtà industriali e alle famiglie dev’essere considerato una priorità.

Le aziende

Sale la preoccupazione delle aziende di praticamente tutti i settori. Un coro unanime che teme e fa temere ripercussioni su produzione e occupazione, ma in taluni casi i timori sono per la prosecuzione della vita stessa delle aziende, che non possono far fronte a rincari di tali portate.