Treviso. A raccontarci questa vicenda è stata Eliana, giovanissima trevigiana

Eliana il 17 di maggio alle 17:22 stava rientrando da Padova verso Treviso con un treno di Ferrovie dello Stato. Aveva cercato di mettersi in regola con il biglietto attraverso l’app.

“Avevo acquistato il biglietto tramite app Trenitalia, ma una volta salita in treno, mi sono resa conto che l’app non aveva funzionato e l’acquisto del biglietto non era andato a buon fine.”

Eliana ci ha spiegato che sovente questa app da problemi ma per la fretta di non perdere il treno non aveva controllato.

Una volta a bordo della carrozza si è accorta che l’App non le aveva inviato la mail di conferma ed era rimasta in downloading.

“Sono andata da colui che pensavo fosse il capotreno per metterlo al corrente della questione, chiedendo se c’era qualche modo per pagare un nuovo biglietto valido. Questa persona, stava già aggredendo un passeggero, ma appena mi sono rivolta a lui, sono diventata io la sua vittima. Ha cominciato ad urlarmi addosso con tono molto aggressivo, intimidatorio, io mi ero rivolta a lui con onestà ed educazione.”

La ragazza racconta che il controllore le si sarebbe avventato con con toni aggressivi ed urlando. Poi senza darle la possibilità di replica le avrebbe comminato una multa di €226.

“Turbata cercavo di capire cosa stesse accadendo, ma questo controllore mi ha mostrato un importo di 226€ sul tablet. Basita, sotto shock ho sbarrato gli occhi chiedendogli “ma cosa devo pagare? Ma la multa non costa così tanto! Ma scherza?”
Eliana a questo punto ci racconta di aver cercato di calmarlo, ma il controllore avrebbe continuato ad agitarsi ancora di più nonostante la presenza dei colleghi.
“Lui si è agitato ancora di più, ha cominciato ad urlare ancora peggio e a minacciarmi. Gli ho chiesto se gentilmente poteva smetterla di inveirmi addosso, che si doveva vergognare a trattare così una ragazza. Lui mi ha risposto “perché ragazzina? Se continuo a farlo che mi fai?”  Nel mentre si avvicinava con il corpo a pochi centimetri da me.”
La giovane che ha appena 24 anni sotto questa pressione è andata in shock. Racconta che il controllore le avrebbe dato della ragazzina e l’avrebbe intimorita muovendosi avanti con il corpo.
“Mi tremavano le gambe e sono scoppiata a piangere. Quando ho cominciato a piangere, il controllore mi ha umiliata deridendomi con un altro passeggero indicandomi e alzando gli occhi al cielo. Dopodiché, per farmela pagare, devo ancora capire per che cosa, visto che non avevo fatto nulla di male, ha chiamato la polizia.”
La ragazza ha raccontato che il controllore la voleva denunciare per rifiuto di esibizione dei documenti.
“Voleva fare una denuncia contro di me, dichiarando che non volevo dargli i miei documenti per il verbale a bordo del treno. Ma a voi tutto ciò sembra normale? Volevo solo pagare il biglietto.”
La ragazza è stata fatta scendere a Mestre e consegnata al commissariato di polizia.
Racconta che gli agenti l’hanno trattata bene e tranquillizzata capendo la situazione.
Ora non sappiamo se ci saranno risvolti legali da una o dall’altra parte.
Trenitalia ha fatto sapere di aver contattato la ragazza per scusarsi e ha promesso di avviare un’indagine interna per appurare i fatti.