Scoppia la guerra civile. Wagner in rivolta contro le milizie russe

Domani, 30 settembre, avrà luogo la firma dei trattati sull’annessione di nuovi territori alla Russia. A prendervi parte il capo del Cremlino, Vladimir Putin.

“Domani alle 15.00 nel Gran Palazzo del Cremlino, nella Sala di San Giorgio, si terrà una cerimonia per firmare gli accordi sull’ingresso di tutti e 4 i nuovi territori ucraini in cui si è tenuto il referendum nella Federazione Russa. In questo evento ci sarà un corposo discorso del presidente Putin”, afferma Dmitry Peskov, come riporta l’agenzia russa Ria Novosti.

Ferma la risposta della Commissione Ue, nelle parole della portavoce Dana Spinant “Non accettiamo i referendum farsa e non accetteremo mai nessuna annessione dei territori ucraini occupati”.

Nel frattempo, dall’Ungheria arrivano notizie sul mancato sostegno a nuove sanzioni dell’Ue contro Mosca. “Se il nuovo pacchetto di sanzioni include misure restrittive sull’energia, l’Ungheria non lo sosterrà”, afferma Gergely Gulyas, il ministro della presidenza del Consiglio dei Ministri ungherese, in conferenza stampa.

La Finlandia, dal canto suo, chiude i confini ai “turisti” russi a partire già dalla notte fra giovedì e venerdì. A rivelarlo è il quotidiano finlandese Helsingin Sanomat. Si terrà oggi una conferenza stampa del governo per spiegare le nuove regole d’ingresso dei cittadini russi. L’obiettivo è quello di diminuirne l’ingresso fino alla metà del livello attuale.

Dalla mezzanotte i cittadini russi potranno entrare in Finlandia soltanto per motivi particolari e dimostrati, fra i quali si contemplano visite parentali, lavoro e la necessità di ricevere cure mediche.

 

Nella notte missili russi hanno colpito un’area residenziale di Dnipro, nella parte orientale dell’Ucraina. Nell’attacco sono rimasti uccisi tre civili, di cui un bambino, e si contano cinque feriti. Ad annunciarlo è Valenyn Reznichenko, capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk.

Decine i profughi uccisi nel bombardamento del loro convoglio. Stavano fuggendo dalla regione di Kharkiv. Secondo Rodion MIroshnik, capo dell’ufficio di rappresentanza della autoproclamata Repubblica di Lugansk, l’attacco sarebbe stato sferrato da forze militari ucraine. A riferirlo è l’agenzia russa Ria Novosti.

Il Pentagono riferisce di aver fornito a Kiev anche 18 lanciarazzi Himars, con munizioni, in un pacchetto di aiuti militari dal valore di 1,1 miliardi di dollari. Gli Himars sarebbero parte di una strategia difensiva a lungo termine e verrebbero consegnati non prima di qualche anno. Gli Usa non li preleverebbero dai propri arsenali, ma li acquisterebbero direttamente dai produttori.