Nettuno

Dopo 44 anni di attività chiude lo storico forno situato in vico dell’archetto. Il forno nato nel 1978 per mano di Aleandro Graziani, ha abbassato la saracinesca per l’ultima volta il 24 ottobre 2022.

“è diventato insostenibile” si è sfogato Graziani “pagavamo €250 al giorno di corrente elettrica più €100 al giorno di affitto. Neanche incassavamo le spese”.

Aleandro che è proprietario anche di altri due forni situati a Nettuno, in via Padiglione Campana e via della Liberazione, ed un terzo ad Anzio in via di Villa Claudia, teme ora per il futuro dei suoi dipendenti.

“Io sono andato in pensione, ma ho 14 dipendenti tra cui le mie due figlie. La situazione è critica anche per le altre attività che gestisco.”

Aleandro ci ha spiegato che il suo primo forno lo ha avviato nel 1968 e che da allora ne ha viste di tutti i colori. Ma mai come in questo periodo aveva dovuto affrontare delle difficoltà.

Forno Graziani

“Cinque anni fa ho aperto l’ultimo forno, ma ero molto titubante. Poi è arrivato il covid e adesso di nuovo questa crisi con la guerra.”

Alla fine Aleandro si è dovuto arrendere. Ha comunicato la chiusura del forno in maniera plateale, affiggendo l’ultima esorbitante bolletta di €7230,58.

Un pugno allo stomaco verso chi ha dedicato la propria vita al commercio, ed invece di ricevere onorificenze vede andare in fumo il futuro per i propri figli e nipoti.

Una storia tragica che però ne rappresenta migliaia. Sono oltre 110.000 le imprese fallite nel primo trimestre del 2022.