Presentato il progetto Polis. “Dai piccoli centro si fa grande l’Italia”

Roma. Presentato il 30 gennaio il nuovo progetto Polis. Poste Italiane si prepara a rinnovare 7.000 uffici in tutto il Paese.

Una vera e propria rivoluzione quella proposta da Poste Italiane. Nei nuovi uffici postali, progettati nel contesto del progetto Polis, sarà possibile usufruire dei servizi delle Pubbliche Amministrazioni.

L’iniziativa, rivolta ai comuni italiani con meno di 15.000 abitanti, coinvolge oltre 7.000 realtà nazionali, dove verranno realizzati altrettanti sportelli unici di prossimità. L’obiettivo è quello di assicurare ai cittadini l’accesso comodo e rapido ai servizi della Pubblica Amministrazione attraverso un unico punto di accesso, grazie alla piattaforma multicanale di Poste Italiane.

I nuovi uffici

I nuovi uffici Polis nasceranno da una ristrutturazione in base ad un modello predefinito, che prevede la presenza di un’infrastruttura digitale assolutamente all’avanguardia. Sul territorio nazionale sono attualmente già presenti 40 nuovi uffici postali, completi, mentre altri 230 sono in fase di ristrutturazione. Entro la fine dell’anno sono previsti i lavori in 1500 realtà.

L’iniziativa prevede anche l’istallazione di 7.000 ATM Postamat, 4.000 Totem per l’erogazione self-service dei servizi pubblici, 500 lockers attivi 24 ore su 24 per la consegna di pacchi e altri beni.

Polis si preoccupa anche di impatto ambientale e proprio per questo Poste Italiane si impegna a edificare 5.000 colonnine di ricarica per le auto elettriche, 1.000 impianti fotovoltaici e 1.000 sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale. A completamento dell’iniziativa giunge l’allestimento di 1.000 spazi esterni per l’organizzazione di eventi culturali, di salute e benessere.

Il cliente sarà affiancato dal personale, opportunamente formato, dei nuovi uffici postali, affinché chiunque, anche se non avvezzo all’uso di strumenti digitali, possa fruire dei nuovi servizi. Fra questi ultimi saranno annoverabili richieste di certificati, come quello di stato civile e anagrafici, richieste di emissione di documenti, quali la carta d’identità elettronica, passaporto, e nuova emissione di codice fiscale. Sarà inoltre possibile effettuare denuncia di detenzione e trasporto di armi, richiedere visure planimetriche catastali ed il modello Isee, oltre a molti altri servizi.

In aggiunta e per agevolare ulteriormente il cittadino saranno creati 250 Spazi per l’Italia, ossia luoghi dedicati al coworking, con oltre 10.000 postazioni di lavoro, aree dedicate ad eventi e formazione per professionisti, imprese, associazioni e singoli cittadini, 80 dei quali in Comuni con meno di 15.000 abitanti. Prevista l’apertura al pubblico dei primi 37 entro la fine del 2023.

Le strutture, realizzate attraverso la trasformazione di edifici direzionali e di grandi uffici postali disseminati nel territorio nazionale, costituirà una rete di coworking interconnessa, collegata da banda ultra-larga. Poste Italiane diverrà così il primo operatore in Italia nel campo del coworking.

 

L’intervento delle autorità

Per l’occasione hanno presenziato all’evento, oltre a più di 4.000 sindaci, anche molte autorità, civili e religiose. Ad aprire i lavori è stata la Presidente di Poste Italiane, Maria Bianca Farina, succeduta immediatamente dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, nei 100 giorni del suo neonato governo.

Presentato il progetto Polis. “Dai piccoli centro si fa grande l’Italia”
In sala molte le autorità coinvolte

L’onorevole, nel discorso, ha tenuto ad evidenziare quanto l’Italia, ricca di patrimonio paesaggistico e culturale, conservi nei suoi piccoli centri un grande valore artigiano e manifatturiero. Proprio il progetto Polis riuscirebbe a valorizzare le specificità locali, andando ad arginare il fenomeno, sempre più incalzante, dello spopolamento delle aree cosiddette minori. “L’Italia si fonda soprattutto sui suoi Comuni” ha affermato il Presidente “è attraverso quei comuni che noi abbiamo custodito e custodiamo l’identità italiana”. L’Italia dei piccoli centri copre circa l’80% del territorio nazionale e lì vivono 16 milioni di cittadini. A loro si rivolge principalmente l’investimento di Poste Italiane. Il progetto risponde alla necessità di “fornire strumenti che siano adeguati, in un tempo complesso, ai comuni per avvicinare sempre di più le istituzioni ai cittadini”, conferma la Meloni.

Il presidente ribadisce anche l’impegno del governo a facilitare il lavoro dei sindaci nel dare risposte ai cittadini dei propri comuni. “Questa nazione può e deve avere ancora il ruolo che merita nell’attuale contesto, nello scenario a livello internazionale”, conclude l’onorevole.

A seguire il saluto dei ministri Urso, Zangrillo e Giorgetti, rispettivamente al dicastero delle Imprese e del Made in Italy, alla Pubblica Amministrazione e all’Economia. Grande l’entusiasmo per il nuovo progetto. Quest’ultimo avrebbe il merito di valorizzare la realtà professionale nazionale, attraverso il fenomeno di digitalizzazione, capace di ridurre i divari sociali.

Parole di grande motivazione vengono anche dal breve discorso di ringraziamento dell’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, che ha voluto porre l’attenzione su quanto l’azienda sia fortemente cresciuta negli ultimi anni.

Al termine il saluto partecipato del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

In foto l’ingresso del Capo dello Stato Sergio Mattarella