VALLEPIETRA, Il Santuario della Santissima Trinità di Vallepietra invaso dai pellegrini provenienti dalle Diocesi del Lazio e non solo.
ore 16,00verrà presentato il libro “Un popolo in cammino”. come da locandina.
Numerosi sono stati i pellegrini che nella giornata di Lunedì 1° Maggio hanno raggiunto il santuario incastonata tra i dirupi del monte Tagliata del gruppo dell’Autore, sita a quota 1337, sfidando anche il maltempo che è imperversato tutta la giornata nel Lazio.
Per la prima volta è stato il nuovo vescovo mons. Ambrogio Spreafico a celebrare la Santa Messa nella sala dedicata a San Giovanni Paolo II.
Nell’omelia, mons. Spreafico tra l’altro, ha messo in risalto più volte “l’importanza dello stare insieme perché lo stare insieme dà senso alla nostra vita, in questo mondo oggi troppo diviso, dove siamo un po’ tutti degli “io”.
No, non va bene, ma il mondo è diventato così e ci spinge, soprattutto nei tempi più difficili, a pensare che si è felici solo se uno fa da solo».
Persino Dio fin dall’inizio ha voluto essere uno in tre persone, condividere la propria vita con gli altri. Non possiamo vivere da soli per poi sottolineare come invece oggi «tante volte uno si “intigna” e vuole fare da solo.
E così ci si isola, si diventa tristi, perché la solitudine è tristezza”.
Le “Compagnie della SS. Trinità” sono state, da tempi lontani un modo di testimoniare la propria devozione affrontando la fatica e, spesso, i disagi del viaggio a piedi, accompagnato da canti e preghiere, recuperando, altresì, un rapporto più disteso con gli altri e con l’invisibile.
E’ per questo che i pellegrinaggi aumentano sempre di più in questi tempi e la religiosità popolare, a volte disprezzata, finisce per configurarsi come una sorta di “rivincita di Dio”.
Don Alberto Ponzi, Vicario della Diocesi Anagni-Alatri e Rettore del Santuario, ha fatto presente che domenica 14 maggio p.v.ore 16,00, verrà presentato un libro fotografico, curato da Luca Merisio, di Verona, dal titolo “Un popolo in cammino”, con tante immagini dei pellegrinaggi dell’anno scorso in cui in molti potranno ritrovarsi e rivedersi.
Sarà anche l’occasione per lodare tutti insieme la Santissima Trinità e per fare memoria delle meraviglie che opera nella nostra vita, ma anche per fare il punto e fissare i successivi incontri degli stendardi, nonché iniziare a programmare la prossima festa della Santissima Trinità» ha concluso don Alberto.
Giorgio Alessandro Pacetti