Fiocco negato al nascituro. Polemica sui social, la replica del N.O.A.

Massa Carrara. Scoppia la polemica per un fiocco negato. Social in fermento. Il N.O.A. risponde.

Si vela di amarezza il lieto evento di cui è stata protagonista una neomamma. Sui social, infatti, un’amica della donna ha fatto emergere la questione postando la foto di un fiocco realizzato a mano per la mamma ed il suo bambino. Dalla versione della donna si intuisce che le sarebbe stato vietato espressamente di esporre l’oggetto. La motivazione di tale rifiuto sarebbe da rintracciare in un dettaglio apparentemente banale. Si tratterebbe del biberon, da sempre associato all’immagine dei neonati, ma mal sopportato nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale massese. Secondo la neomamma, infatti, la struttura sanitaria sarebbe talmente impegnata nella promozione dell’allattamento al seno da vietare persino l’esposizione di un semplice biberon.

Le dichiarazioni

A seguito di questa dichiarazione, comparsa martedì sera sulla pagina Facebook “Sei di Massa se”, si sarebbe scatenato il putiferio. Molte sono state le donne a voler condividere le proprie dolorose esperienze. LC scrive in un commento “Io avevo le ragadi al seno la bimba urlava come uno spazzacamino…mi prendevano il seno e lo infilavano a forza nella bocca”. Come lei anche MC, “A me è stato detto che non mi impegno abbastanza, intanto lui continuava a perdere peso. Ci hanno dismesso con lui che continuava a non attaccarsi, dormiva e piangeva. A un certo punto non si svegliava nemmeno più. Ed io continuavo a sentire nella mia testa: ‘È colpa tua, non ti impegni abbastanza’.”. Ancora, II, “Dico solo che ti fanno anzi crepare pur di farti un cesareo e per l’allattamento lasciamo stare…obbligo assoluto…per fortuna io avevo il mio ginecologo che mi ha fatto il tv programmato. Per l’allattamento lasciamo stare”.

La risposta dell’ospedale

Tutte testimonianze da brivido di cui la redazione ha voluto chiedere conto direttamente al N.O.A. L’ospedale, con una nota stampa, ha voluto replicare alle accuse. A partire dall’episodio scatenante del fiocco negato, per il quale nella nota stampa si legge come la struttura, accreditata come ospedale Unicef Amico dei bambini, dedichi una grande attenzione anche ai materiali destinati all’esposizione nei locali dei reparti. Per questi ultimi, infatti, esisterebbero precise linee di condotta, che prevederebbero anche la raccomandazione a veicolare messaggi coerenti con le indicazioni Unicef, fra le quali sarebbe presente anche la promozione dell’allattamento al seno.

La struttura, nella figura dei suoi rappresentanti, si dice dispiaciuta per l’evento e si scusa per i modi adottati dal personale, percepiti dall’utenza come troppo rigorosi o zelanti.

Nella comunicazione si legge, inoltre, che l’intera Azienda USL Toscana nord ovest sia sempre estremamente rispettosa verso le manifestazioni di vicinanza nei confronti di pazienti e assistiti. Altrettanta attenzione sarebbe riservata a opinioni e osservazioni degli utenti. Questi ultimi potrebbero esprimersi nell’ambito di appositi spazi, come l’iniziativa Partorire con noi, con la quale ogni settimana i professionisti ospedalieri incontrano i futuri genitori, per spiegare come verranno assistiti prima, durante e dopo il parto.

Viene, inoltre, specificato come nei reparti di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Massa il personale metta in pratica tutte le linee guida dell’OMS affinché l’esperienza del parto possa essere positiva.