Padre Kolbe e il convento di s. Lorenzo

Adagiato sul monte, tra il verde di alberi secolari, immerso in un’atmosfera di pace silente, cullata dal fruscio delle foglie, illuminato da tenui aurore e rossi tramonti estivi, imbiancato dalle nevi invernali, il convento di San Lorenzo in Piglio, nel mese di febbraio si popola di persone, per ricordare il Beato Andrea Conti, San Massimiliano Kolbe e il venerabile P. Quirico Pignalberi.
Dà un’impressione sublime e dolce che sfida il tempo dal lontano 1300 allorché San Francesco d’Assisi pose la prima pietra per fondare la chiesa.
Pace, silenzio, verde circondano questo luogo di preghiera a cui si accede attraverso una strada di collina tra siepi vive ed alte, bianche di brina e di neve in inverno, bianche di fiori in primavera, nere di more alla fine dell’estate.
E’ in questo luogo (caro ai due Santi Francesco e Massimiliano, ed al Beato Andrea il quale visse per quaranta anni in preghiera e penitenza nel dialogo sublime di amore per la natura e per il suo Creatore) dove nel tramonto, colori e linee si fondono senza scomparire in una lenta oscillazione di luce e d’ombre, dove il tempo si annulla e un attimo vale un secolo.
Qui arrivò padre Massimiliano Kolbe dal 4 al 6 Febbraio del 1937 (quattro anni prima di morire) a trovare l’amico padre Maestro Quirico Pignalberi confondatore della Milizia della Immacolata, morto ad Anzio nel 1982 all’età di 91 anni, anche questo ultimo un Santo uomo che visse nel convento di San Lorenzo per circa 60 anni tra preghiera e penitenza.

Fede e Spirito

Non c’è cuore umano che non ritrovi pace e serenità raccogliendosi in preghiera innanzi alle ceneri del Beato Andrea Conti, gelosamente conservate nella chiesa del convento come un tesoro di grazia che infonde atmosfera sublime di quiete, serenità e santità.
Un po’ più in là si può visitare una grotta che si addentra nella viva roccia del monte Scalambra vicinissima al convento dove il Beato Andrea pregava.
I visitatori potranno sostare davanti al sepolcro del venerabile P. Quirico Pignalberi presso la Cappella del Sacro Cuore sita all’estremità orientale del complesso francescano.
Questa figura di Santo religioso nobilita ulteriormente il Sacro Colle che vide nel 1200 i prodigi di santità del Beato Andrea Conti, che nel 1400 accolse i resti di Benedetto da Piglio, il più insigne tra gli umanisti laziali e che nel 1700 fu scelto dal popolo pigliese come luogo dove elevare uno stupendo tempio barocco alla memoria dello stesso Beato e del martire San Lorenzo.
La comunità francescana è pronta ad accogliere, come sempre, i numerosi visitatori per far gustare loro un angolo di Paradiso e il conforto di una parola di pace e bene.
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a cura di Giorgio Alessandro Pacetti