Un rivoluzione del M5S quella che l’ex premier intende attuare, una riscrittura delle regole in maniera inequivocabile, trasparente, “accogliente ma intransigente”.
Giuseppe Conte parte dalla struttura, “La rigenerazione del Movimento 5 Stelle, non sarà né marketing politico, né restyling, soprattutto non rinegherà il passato”.
L’avvocato ha posto subito i cardini del nuovo Movimento, e cioè quei valori che ha saputo riportare nella Politica: etica pubblica e onestà. Poi ancora: giustizia e lotta alla mafia e naturalmente, l’impegno per la transizione ecologica.

Il riconoscimento del percorso compiuto

Prima di affrontare le rivoluzioni nei principi e nell’organizzazione, Conte ha parlato dei risultati ottenuti dal Movimento al governo. Una premessa necessaria per chiarire che, se ha accettato quella che chiama “sfida”, è perché lui per primo crede nel progetto. “Siate orgogliosi di quello che avete fatto”, ha detto.
“Il M5s ha scritto pagine importanti della storia politica italiana. Alcune ingenuità non valgono ad oscurare le vostre battaglie per un’Italia più vivibile, verde, equa e solidale. Il M5s si è caratterizzato per esprimere una carica innovativa nel sistema politico italiano. Tra i vostri meriti più grandi vi è quello di aver richiamato l’attenzione sull’etica pubblica, avete riportato in auge una tensione morale che ha costretto tutti i partiti a misurarsi con i concetti di onore e disciplina. Avete fatto riemergere valori morali e onestà”.

La svolta europea

Anche sulla questione europea, Conte ha voluto soffermarsi sul riconoscimento dell’azione del M5S: “Non dimentico che avete contribuito a imprimere un’importante svolta del percorso europeo. Con i vostri voti avete permesso l’insediamento della commissione Von der Leyen, è anche per queste ragioni che oggi sono qui a confrontarmi con voi”.

Il percorso condiviso

“Abbiamo convissuto fianco a fianco, condiviso due esperienze di governo, lavorato con costante collaborazione, affrontato tantissime difficoltà e ci siamo fatti carico di carenze e manchevolezze strutturali. Insieme abbiamo affrontato, per oltre un anno, una gravissima emergenza. E sempre insieme abbiamo lavorato con grande impegno e responsabilità per proteggere la salute dei cittadini”. E’ da quel patrimonio di rapporti e convinzioni che parte la “rifondazione” ha concluso Conte.

La diretta

Una diretta streaming per un’ora di intervento davanti all’assemblea dei portavoce 5 stelle, consiglieri, parlamentari, eurodeputati.
In collegamento Zoom anche Beppe Grillo che ha voluto ringraziare per primo “per questa sfida complessa e affascinante”.
Sul tappeto, il percorso che sarà avviato nelle prossime settimane che saranno dense di incontri. Conte ha detto di voler ascoltare le proposte e di raccogliere i suggerimenti.

Una tematica calda

Sui rapporti con Davide Casaleggio, l’ex presidente del Consiglio ha subito tenuto a precisare che “La democrazia digitale resterà un punto fermo”. Ha precisato “Le scelte continueranno ad essere prese attraverso una piattaforma di voto. Ma la democrazia rappresentativa va rafforzata e la democrazia digitale non è neutra”. Per fare questo ha detto, serve la “massima trasparenza e massima chiarezza sul processo dei dati”.

Non ha fatto nessun riferimento all’Associazione Rousseau, ma nel suo giudizio critico è contenuta la volontà di andare fino in fondo nello scontro con Casaleggio. In questo è affiancato da Grillo che è sulla stessa linea.

No alle correnti

Il nuovo M5S non potrà essere un partito diviso dalle “correnti”. Ci saranno “regole rigorose che contrasteranno la formazione di correnti interne che inevitabilmente finiscono per cristallizzare sfere d’influenze e posizioni di potere. Non abbiamo bisogno di associazioni varie”.
Per Conte, sarà una completa riorganizzazione, ci saranno forum permanenti sui territori e “piazze di idee” aperte a tutti.

Nessun dubbio sull’identità del Movimento

La ristrutturazione deve passare dalle regole. Occorre una “Carta dei principi e dei valori” che non lasci dubbi a chi penserà di “stare nel Movimento”. Giuseppe Conte ha detto: “Vi proporrò una rivisitazione delle Cinquestelle, quelle della Carta di Firenze del 2009. Che non sono da rinnegare: sono 5, ma questa costellazione deve allargare il proprio orizzonte”.
Nessuna indicazione per il momento ma punti fissi. Il M5s sarà “accogliente e aperto all’esterno e alla società civile”, ma anche dotato della giusta “intransigenza che non ci faccia allontanare dai nostri principi”. Questo “non significa rinnegare i valori del passato, ma il nuovo Movimento dovrà essere continuamente alimentato da iniziative di cittadinanza attiva”.

Cambiare ma non stravolgere

Il radicale cambiamento illustrato da Giuseppe Conte non deve snaturare il M5S: “Dobbiamo evitare la forma partito tradizionale, avremo regole rigorose che contrasteranno la formazione di correnti interne che inevitabilmente finiscono per cristallizzare sfere d’influenze e posizioni di potere”. “Non abbiamo bisogno di associazioni varie, il nuovo impegno viviamolo interamente nel nuovo Movimento”.

Chiaramente Conte fa riferimento all’associazione Rousseau, presieduta da Davide Casaleggio, che poche settimane fa ha presentato un suo manifesto autonomo dal titolo ControVento.

I portavoce al servizio del M5S

Si è anche rivolto ai portavoce dicendo: “Vi chiedo di lanciare il cuore avanti, di non cedere all’istinto di sopravvivenza, di non pensare di perdere la piccola sfera di influenza”. E ha aggiunto, “dovremo liberarci di alcuni equivoci, ad esempio, la regola uno vale uno, è fondamento della democrazia, ma quando si tratta di designare il rappresentante del popolo in posizione di rilievo pubblico occorrono certamente persone oneste, ma anche dotate di specifiche competenze e capaci”.

L’ossatura del nuovo M5S

Nel lungo intervento Conte ha anche parlato di “rispetto della persona; giustizia sociale; ecologia integrale” e ancora di “etica pubblica” e del “rafforzamento della democrazia diretta. La democrazia diretta digitale che resterà un punto fermo”.
L’operazione di ristrutturazione, ha precisato, “deve guardare alla valorizzazione dell’esperienza fatta e proiettare il M5S verso la capacità di presentare un nuovo modello di sviluppo. Un modello di sviluppo che realizzi condizioni effettive di benessere equo e sostenibile, che coniughi la transizione energetica in atto per ridurre le tante diseguaglianze”.

Carta dei principi e nuovo statuto

Il secondo atto dopo la riscrittura della Carta dei principi, dovrà essere il nuovo statuto. “una proposta per dotare il Movimento di razionalità organizzativa, coinvolgendo le varie organizzazioni territoriali e della società civile in modo stabile”. Conte dice che proporrà uno statuto che “non rinneghi i punti di forza di una organizzazione leggera, ma capace di definire un chiaro assetto interno. Una struttura che aiuti a definire con chiarezza la linea politica”.

La comunicazione

Necessita, secondo Conte, un cambio nella forma espressiva. “In passato – ha detto – il Movimento è ricorso a espressioni giudicate spesso aggressive, ma ogni fase ha la sua storia, non si poteva certo usare il fioretto”, chiarisce l’ex premier, riferendosi ai tempi che si doveva buttare giù la vecchia politica. Ma ora, “Serve un nuovo linguaggio. La politica non deve lasciarsi accecare dalla polemica, deve cercare profondità di pensiero e riconoscere anche la bontà delle idee altrui”.

Adeguare principi importanti per la società

Ancora in merito ai grandi temi che la Politica dovrà affrontare, Conte ha detto: “Riscriveremo insieme il diritto dei lavoratori il cui Statuto è fermo al 1970: ci servirà per affrontare le nuove trasformazioni del mondo del lavoro. Ma scriveremo anche la carta dei diritti degli imprenditori”.

Cittadinanza attiva

Con una spiegazione specifica e articolata, Conte annuncia alcuni punti fondamentali del nuovo Movimento: “La promozione dei Forum permanenti, delle ‘piazze delle idee’, per sollecitare iniziative di cittadinanza attiva, vale a dire le pratiche di ‘attivismo civico’ mirate a rendere effettivi i diritti esistenti o a promuovere il riconoscimento di nuovi diritti, favorendo l’inclusione sociale di tutti i cittadini. Non chiediamo tessere o iscrizioni: potranno partecipare singoli o associazioni anche senza iscriversi al neo-Movimento: ad essi garantiremo attenzione e disponibilità a far nostre le proposte anche legislative condivise all’esito del confronto”.

Ci sarà poi “un altro settore del Centro formazione dedicato alle condivisione delle migliori pratiche dei nostri amministratori locali in modo che possano essere condivise e riprodotte. Godremo della costante presenza di personalità e consulenti scientifici di primario livello e su questo ho già avuto entusiastiche adesioni. Avremo poi una struttura organizzata sul piano territoriale. Abbracciare il dogma della democrazia digitale non significa non avere riferimenti territoriali”.

Luigi Di Maio, tra i primi a schierarsi in favore del nuovo leader, ha scritto su Facebook: “Coraggio, impegno e visione. Lavoriamo per il bene del Paese, per uscire da questa pandemia, pensando a sostenere imprese, lavoratori e famiglie. Dobbiamo rimanere concentrati su questo”. Conclude poi Luigi Di Maio, scrivendo: “Viva il MoVimento 5 Stelle!”.