Il National Security Archive di Washington ha pubblicato dei documenti declassificati dai quali emerge che la Cia avrebbe tentato di uccidere Raul Castro nel lontano 1960.
Nel suo primo tentativo di assassinare un leader della rivoluzione cubana, la Central Intelligence Agency offrì 10 mila dollari al pilota che doveva portare Raul Castro all’Avana di rientro da Praga, per provocare un incidente.

Il pilota, Jose Raul Martinez, lo aveva reclutato la Cia, ritendo che fosse l’uomo giusto per questa operazione. Martinez ottenne un accordo che prevedeva che in caso di sua morte, l’Agenzia si sarebbe presa cura dell’istruzione universitaria dei suoi figli.

In seguito il quartier generale della Cia decise di annullare l’ordine. Si legge in un messaggio: “Non proseguire nel piano”.
Il messaggio però non giunse mai al pilota. Martinez era infatti ormai partito e non poteva più essere raggiunto.

L’assassinio al fratello di Fidel Castro non venne comunque consumato. Come spiegò al suo ritorno il pilota, al suo referente, non aveva avuto l’opportunità di provocare un incidente.

Dopo oltre 60 anni riemerge un “passato sinistro che racconta le operazioni americane contro la rivoluzione cubana” ha detto Peter Kornbluh, analista del National Security Archive, alla Agence France Presse (Agenzia di stampa francese).
“L’era castrista giunge ufficialmente al termine, i politici statunitensi hanno l’opportunità di lasciarsi alle spalle questo bagaglio storico e impegnarsi nel futuro post-castrista di Cuba”, ha inoltre affermato Kornbluh.

Il leader Fidel Castro ha sfidato ben 11 presidenti americani. E’ sopravvissuto a numerosi complotti per assassinarlo, 638 secondo quanto riporta il Guinness dei primati. Storico il tentativo fallito di 60 anni fa, dello sbarco americano alla Baia dei Porci.