Il piccolo Stato di San Marino ha condotto uno studio sul vaccino Sputnik, largamente in uso nel Paese. Sono state condotte due ricerche e i risultati sono stati resi noti dal Congresso di Stato di San Marino. Gli studi sono stati condotti in collaborazione all’Istituto Spallanzani di Roma e all’Università di Bologna.

Le valutazioni

Lo studio condotto a Bologna era incentrato al rilevamento delle reazioni avverse alla somministrazione e, al momento, risulterebbero essere nulle.
Il secondo studio, di rilevanza fondamentale per il farmaco stesso, riguarda la quantità degli anticorpi che il vaccino è in grado di generare. Un test quindi incentrato sulla qualità a 360° che il presidio è in grado di offrire. La ricerca è tutt’ora in corso e i dati rilevati fino ad ora evidenziano un’efficacia superiore a quella indicata dagli studi illustrati sulle pubblicazioni specialistiche.

Il giudizio

I membri del Congresso di Stato, appurata l’efficacia molto prossima al 100%, nel definire la collaborazione con il fondo russo Rdif, la hanno giudicata “ottima”. Come il giudizio nella scelta dell’uso dello Sputnik V che è stata indicato: “vincente”.

Scelta motivata

Quello che ha fatto preferire allo Stato di San Marino l’utilizzo massiccio del vaccino Sputnik è derivato non da una scelta “geopolitica” ma “sanitaria”. Nella conferenza stampa i membri del Congresso hanno dichiarato: “Il prodotto presenta caratteristiche adatte al nostro sistema sanitario. Abbiamo contattato il fondo russo e valutato i dati che ci hanno fornito”. Poi, hanno precisato ai giornalisti presenti che, dopo la valutazione della struttura sanitaria Sammarinese “abbiamo deciso di usarlo. Non c’è un motivo geopolitico”.
E’ stato inoltre precisato come le relazioni diplomatiche di San Marino interessino circa 150 Paesi nel mondo e che lo Stato lavora per aumentarne il numero. Sottolineando che è la neutralità la caratteristica della politica estera del Paese.

Il turismo e il vaccino

La Repubblica di San Marino è in procinto di promuovere una campagna di turismo vaccinale. Il regolamento sarà chiaro e la sua realizzazione avverrà con la somministrazione del vaccino russo e dopo il monitoraggio dell’Istituto di sicurezza sociale.
Il costo sarà di 50 euro per entrambe le dosi. (dato riportato in conferenza stampa). Il Congresso ha inoltre resi noti i progressi della campagna vaccinale.
La vaccinazione sarà vincolata da residenza e soggiorno prolungato nel Paese, ci saranno poi altri dettagli che più avanti saranno illustrati.

Una precisazione importante riguarda poi l’Italia. Il nostro Paese non ha per ora intessuto alcun accordo specifico con San Marino, quindi i cittadini italiani restano esclusi dal programma, almeno per il momento.

Passaporto vaccinale

Per quanto riguarda il Green Pass (o passaporto vaccinale), San Marino, insieme agli altri Stati enclave, Andorra, Principato di Monaco e Città del Vaticano, ha avviato un dialogo con la Ue per “entrare nel circuito dei certificati vaccinali”.
Attualmente nel Paese non ci sono pazienti ospedalizzati e nei prossimi 15 giorni la soglia dei residenti vaccinati arriverà al 60%. Sono inoltre al lavoro lo Stato Italiano e quello Sammarinese per affinare un programma di vaccinazione per i lavoratori frontalieri e gli studenti.