Ieri mattina si è spezzato uno dei due cavi che sostengono la struttura della funivia Stresa-Mottarone. Una cabina è precipitata a un centinaio di metri dalla vetta (1490 m.), provocando la morte di 14 persone. Unico superstite un bambino di 5 anni, ricoverato in ospedale, lotta contro la morte. Si indaga sulla tragedia, cercando di capire il motivo per cui sull’altro cavo non sia scattato il sistema di sicurezza.

I soccorritori arrivati sul posto hanno constatato la mancata attivazione del freno d’emergenza, fatto confermato dal procuratore Olimpia Bossi. L’impianto era rimasto chiuso tra il 2014 e il 2016 per ammodernamento ed era stato controllato nel novembre 2020. Ad oggi non ci sono ancora iscrizioni nel registro degli indagati, si cerca di avere un quadro completo della situazione. La direzione è quella di una procedura per omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e disastro colposo.