Il consigliere comunale di minoranza, Vincenzo Cecconi interviene sulla “faccenda” Franco Cerri e l’atteggiamento del sindaco Silvio Grazioli.

“QUEL CHE IL DIAVOLO FA IL DIAVOLO PENSA! Come al solito Grazioli confonde la Politica fatta da uomini coerenti, di parola, eticamente corretti, con la politica, quella con la “p” minuscola, fatta di calcoli, intrighi, occupazioni di poltrone e meschini opportunismi. Il nostro Gruppo, Unione e Cambiamento, sulla vicenda delle dimissioni di Franco Cerri ha aperto un sereno confronto interno, nell’ambito del quale, ogni membro, ha liberamente rappresentato le proprie intenzioni. Ciò che ne è scaturito è semplicemente la risultanza di un percorso democratico consapevole e pienamente condiviso. Del resto ad aver smentito Grazioli, immediatamente, è stato proprio uno dei diretti interessati, il quale ha sottolineato che, per non confondere la sua attività politica di segretario di sezione, con quella di minoranza, rinunciava, per sua precisa libera scelta, alla seconda e di conseguenza ad ogni eventuale ipotesi di surroga. Decisione meditata e totalmente autonoma, maturata già tempo fa e subito comunicata a tutto il nostro gruppo che, in piena armonia, ne ha preso atto.

Analogamente, chi seguiva in ordine di voti, non ha scelto di accomodarsi in poltrona, ma semplicemente ha sacrificato la sua persona alla efficacia dell’azione di minoranza, non potendo, egli, per stringenti ragioni lavorative, garantire il giusto tempo ed il necessario impegno. Nessuna alchimia, nessun retroscena, nessun condizionamento. Queste perversioni sono solo nella mente di coloro che abitualmente ne fanno uso. Le donne e gli uomini di Unione e Cambiamento sanno dare anche di queste lezioni di stile e di sacrificio, all’insegna dell’unico interesse che è rappresentato dal bene comune. Le liti per le poltrone, ancor più se indecorose, le lasciamo agli altri. A cominciare proprio da quelle che riguardano la stessa maggioranza e dello strascico di malcelati dissapori, mai sopiti, per l’accaparramento del ruolo di vicesindaco.

Piuttosto Grazioli si preoccupi di far esercitare le deleghe assegnate, a profusione, ai suoi consiglieri e mancati consiglieri, dato che nessuno, ad oggi, riferisce mai circa il proprio operato in Consiglio comunale, a cominciare proprio da quelle persone che, già dimostratesi manifestamente inadeguate al ruolo assegnatogli, sono state addirittura riconfermate in questa stessa consiliatura. In verità, se c’è qualcosa di “diabolico” e di totalmente irrispettoso delle istituzioni, questo è sempre e solo il comportamento del sindaco di Trevi Avv. Silvio Grazioli, il quale, invece di portare le dimissioni di un consigliere nell’unica sede deputata a riceverle, e cioè il Consiglio Comunale, approfittando della sua posizione di sindaco e Responsabile del servizio amministrativo, doppio ruolo quanto mai inopportuno soprattutto se esercitato con queste modalità, acquisisce gli atti dal protocollo e li passa alla stampa per farne la sua carnevalata pseudopolitica. Grazioli dovrebbe solo che vergognarsi. Ma per fare ciò bisognerebbe avere il senso del pudore!

La verità, per dirla tutta, è che il capo della nostra amministrazione, attanagliato dai noti e gravi problemi finanziari, cerca, attraverso un gossip politico, per altro di basso profilo, di recuperare una boccata di ossigeno, distraendo la popolazione e la sua stessa maggioranza da problemi ben più seri e, soprattutto, ben più drammatici: il costante aumento delle tasse e i conti che continuano a non tornare!”