Sembrerebbe non esserci fine alle follie dettate dal “perbuonismo”. Il “cancel culture”, stavolta se la prende con uno dei dolci più tradizionali. L’accusa, di rappresentare il “Suprematismo Bianco”.

Una nuova stoccata alle nostre tradizioni, seguendo la scia del Black Lives Matter, secondo cui l’attuale società occidentale è colpevole di atti d’odio e razzismo nei confronti delle minoranze etniche.

La torta di mele sarebbe, a detta della stampa liberal, il prodotto del “capitalismo di guerra”, che ha “schiavizzato e commesso atti di genocidio”-ha riportato il quotidiano Il Giornale. Le esternazioni sono partire dal giornale inglese Guardian, con un articolo a firma di Raj Patel, esperto di cucina e documentarista. Patel, in passato si era autodefinito “dominato da passioni anarchiche”.

Secondo l’articolista, di origini indiane, ma beneficiario sia della cittadinanza statunitense che di quella inglese, la torta di mele non sarebbe altro che l’”espressione del trionfo del colonialismo e della schiavitù“.

La torta di mele rappresenterebbe “furti di terre, secoli di ricchezza e di lavoro” e gli ingredienti per la preparazione sarebbero “intrisi di sangue”.

Della follia che pervade la nuova linea di pensiero ne avevamo parlato già in un articolo, dove ad essere vittime quella volta erano stati nientemeno che le animazioni della Disney. LEGGI ANCHE iL POLITICAMENTE CORRETTO CHE UCCIDE LE FIABE

Secondo Patel, la mela rappresenterebbe le terre sottratte agli amerindi per lo sfruttamento e la coltivazione. I meleti sarebbero stati la causa dei genocidi commessi ai danni degli indigeni. “i colonizzatori inglesi utilizzavano i meli come indicatori di civiltà, vale a dire di proprietà”-afferma Patel.

Lo zucchero è un altro ingrediente incriminato. Esso rappresenta per eccellenza la tratta degli schiavi africani, impiegati poi nelle piantagioni caraibiche francesi. E secondo Patel, persino la tovaglia a quadretti dove viene servito il dolce tradizionale, sarebbe inappropriata. Essa rappresenta il sudore degli schiavi costretti a raccogliere il cotone per realizzarla.

Noi onestamente ci auguriamo che l’articolo sia stato una burla. Anche se purtroppo, vista la natura del Guardian, promotore di battaglie “progressiste”, abbiamo i nostri dubbi.

A tal proposito, raccogliamo un commento di Federico Proietti, politico moderato di destra, che ha dichiarato:

“È stata attaccata una torta. Accusata di razzismo…ancora una volta ci si ritrova di fronte ad una situazione che fa ridere per certi versi e pensare in altri, non si possono toccare tradizioni, film ecc… come successo per la Disney, è una cosa che spaventa moltissimo! Non si può accusare una torta di razzismo!!! È assurda una cosa del genere, non deve capitare, non può capitare!”