Non ce l’ha proprio fatta, un’infermiera a trattenere il proprio sdegno, sotto l’ennesimo post negazionista pubblicato su Facebook.

Continuate a chiamarla pandemia di stocazzo..non ci vuole un genio x capirlo… Basterebbe ammettere di essersi fatti prendere per il xulo
9 marzo 2020: “lockdown” una parola che abbiamo imparato ad usare… L’inizio di un incubo.
Il pipistrello.. Il complotto.. L’incidente di laboratorio.


E poi l’amuchina introvabile.. Gli assalti ai supermercati.. I canti dai balconi.. Le pizze e il pane fatte in casa (sempre che si trovasse il lievito)
La frase “chiudiamo oggi per ripartire domani”.. E questo domani era sempre più lontano!
Chiudi i bar, apri i bar, richiudi, riapri…
I cani che “venivano pisciati” venti volte al giorno.


Scorte di toner per le autocertificazioni.
Poi uno spiraglio… Da maggio tutto aperto.. I numeri scendono.
Bonus vacanze… A settembre risalgono i casi, colpa di chi è andato in vacanza “ma me lo hai dato tu il bonus per andarci!”.. Boh
Richiudiamo.
27 dicembre arrivano i vaccini, improvvisamente, di quattro case farmaceutiche.


AstraZeneca solo dopo i 50 anni, no meglio 55, no meglio sotto i 50, no meglio sopra i 60… Ma se vuoi puoi farlo anche a 19  che” c’abbiamo i magazzini pieni” .
L’importante è non mischiarlo .. Assolutamente non si può.
Blocchiamo astrazeneca agli under 60…e chi ha già fatto la prima dose? Lo mischia che è pure meglio!
Il vaccino è facoltativo ma se non lo fai sei una merda.
Facciamoli litigare tra di loro che io ho da fare.


Ma la cura? Si c’è, funziona pure, ma solo da ottobre altrimenti non si vaccina più nessuno e bisogna far cassa.
-Bisogna sbrigarsi e farli vaccinare tutti prima che arrivi la cura
-eh ma non vogliono!
-dì a sti ragazzini che altrimenti non possono andare a ballare.
-ok. Boom di vaccinazioni tra gli adolescenti.
-discoteche chiuse.
Potrei andare avanti per ore ma non ne ho voglia…


Solo vergogna.
Aggiungo che il vaccino arrivo’ scortato a -80º, adesso te lo iniettano per strada, addirittura in spiaggia, a +30º… fantastica scienza!
(non sono io l’autore, l’ho copiato perché troppo vero per non farlo girare).

La dura risposta

È stato troppo, La ragazza sdegnata ha pubblicato a sua volta una risposta con una immagine eloquente.

Quindi io devo lavorare così per una cosa inesistente che ci hanno fatto credere che esista? Ah grazie per averlo detto, vado subito a togliermi tuta, mascherina, guanti, calzari, cuffia e visiera e giro in reparto tranquillamente ora che ci hai illuminati. 

Nella foto la giovane è coperta dalla testa ai piedi, costretta a lavorare tutta bardata, con il caldo soffocante di agosto. Il dito medio alzato per i negazionisti negazionisti. Un sacrificio che non viene spesso riconosciuto neanche da coloro che credono nel virus.

Contattata privatamente, ci ha chiesto l’anonimato, ma ci ha raccontato che addirittura in reparto, gli ammalati di covid-19 negazionisti, sono arrivati a dire “guarda che cosa fanno per farci credere che c’è davvero il covid”

Una situazione assurda, che getta discreto sulla categoria di infermieri e medici che si stanno adoperando da quasi due anni per combattere questo terribile morbo. Lo sfogo di una giovane, che come migliaia di altre è stata costretta durante il picco della pandemia a lavorare senza sosta, senza dormire e mangiare.