Trevi nel Lazio. Una scuola d’infanzia che rimane chiusa per giorni, senza che nessuno abbia fatto la dovuta chiarezza sui motivi.

Un articolo è uscito su Ciociaria Oggi riportando un comunicato della minoranza di Unione e Cambiamento e puntuale è arrivata la replica dell’amministrazione attraverso il “solito giornalista”. Giornalista che sembrerebbe avere una vera passione per l’amministrazione di Trevi nel Lazio. In quanto sembrerebbe sempre pronto e disponibile a sostenere l’amministrazione divulgandone i comunicati ed attaccando la minoranza. Anche in questo caso nel suo articolo lascia intendere che la minoranza cerca ogni occasione per puntare il dito accusatorio verso Grazioli.

Il comunicato di Unione e Cambiamento

Troviamo davvero stucchevole l’ultimo comunicato stampa del Sindaco Grazioli, con il quale ci accusa di avere fatto polemica nei confronti delle istituzioni scolastiche. così inizia l’immediato comunicato di replica della minoranza.

Come al solito Grazioli mistifica la realtà a proprio uso e consumo, al solo fine di screditare la minoranza, la quale ha il “brutto vizio” di disturbare il manovratore (ossia lui) e scuotere un po’ le acque di un paese che si vorrebbe sonnolento e accucciato.

La scuola chiusa senza comunicazione ufficiale

Nel caso specifico, questo gruppo di minoranza, lo ricordiamo, ha solo chiesto pubblicamente di fare chiarezza sul perchè la Scuola dell’Infanzia di Trevi fosse chiusa da diversi giorni. Dal momento che non si aveva (e non si ha tuttora) traccia, nè sul sito dell’Istituto Comprensivo di Piglio, nè su quello del Comune, di atti o comunicazioni ufficiali in merito.

Riteniamo la nostra richiesta del tutto normale, prima ancora che come minoranza, come semplici coscienziosi cittadini che hanno a cuore un servizio fondamentale per la propria comunità.

Chiedere trasparenza viene intesa come polemica

Ma evidentemente qui non va bene porsi domande o fare semplici constatazioni, che subito partono comunicati di scomunica e pubblica gogna, rilanciati da una rete da fare invidia al MinCulPop.

Il Sindaco, che ci ha tenuto ad entrare a gamba tesa in una discussione che, evidentemente, poteva chiudersi con un semplice chiarimento della dirigenza scolastica, a questo punto dovrebbe spiegarci perché, se lui era a conoscenza dell’esistenza di un’ordinanza, l’ha tenuta nascosta in un cassetto anziché comunicarla a tutti i cittadini, smorzando sul nascere ogni dubbio, ogni perplessità.Seguita il comunicato.

Perchè affidarsi sempre al sentito dire, al passaparola, quando non al pettegolezzo, anzichè ad una comunicazione ufficiale, come si converrebbe per una amministrazione comunale seria?

Invece, ancora una volta ci troviamo a prendere atto della consueta allergia di questa Amministrazione alla trasparenza. Salvo poi, quando, colti in fallo, aizzare polemiche insensate con le quali si costruiscono castelli in aria, raccontando che la minoranza si sarebbe messa contro le istituzioni scolastiche.

Nulla più falso!

La minoranza come suo dovere chiede trasparenza, nel solo e unico interesse dei cittadini, soprattutto quando si tratta di servizi essenziali, come la scuola.

Ci spiace dover constatare, invece, che la maggioranza non sembra mostrare la medesima sensibilità e attenzione.

Infatti, c’è un paese che sta letteralmente morendo tra disservizi, incuria, attività economiche in difficoltà e una desolazione sempre più inquietante, ma i nostri amministratori non sembrano farci caso.

E se qualcuno glielo fa notare…la colpa, ovviamente, è sempre della minoranza!

P.S. – Restiamo in attesa di conoscere l’ordinanza dirigenziale che sarebbe stata firmata il 3 febbraio, come affermato dal sindaco. Non risultando, questa, dal sito della scuola.
Per giusta e corretta informazione dei cittadini. A chiusura di una vicenda che se è divenuta polemica è solo e solamente a causa dell’inopportuno intervento del nostro primo cittadino.