Trevi nel Lazio.

Si sa che la stupidità umana non ha confini. Stavolta un gesto deprecabile è stato compiuto qualche giorno fa nel comune ciociaro ai confini con la Val d’Aniene.

Ignoti hanno disegnato delle svastiche sulla facciata del monumento dei caduti. Idioti e anche ignoranti, dal momento che la svastica nazista ha le “braccia” rivolte nel senso opposto a quello che è stato graffitato. Ignoranti non solo della simbologia, ma anche della storia, dal momento che se ne avessero nozione probabilmente ci avrebbero pensato bene prima di compiere un tale gesto.

Gesto che condanniamo con forza, in nome delle milioni di persone trucidate dal nazionalsocialismo. Che condanniamo per lo sfregio fatto ai defunti, il cui monumento rappresenta.

Anche il comune ha espresso condanna attraverso un comunicato:

Il Sindaco esprime la più ferma condanna per alcune svastiche disegnate sul muro del giardino pubblico, dove tra l’altro è ubicato il monumento ai caduti.

Tale atto vandalico oltre ad offendere la
memoria dei caduti offende anche la dignità del popolo di Trevi che ha sempre difeso i valori fondanti della nostra Repubblica e della nostra costituzione che rappresentano il faro dell’agire e del pensiero di tutti i cittadini.
Tali atteggiamenti deprecabili sicuramente derivano dalla presenza di numerosi
giovani che nel periodo estivo ed in modo particolare ad agosto sono presenti nel nostro paese e nelle località vicine e denotano un’ignoranza e della storia e dei valori fondanti della comunità europea.
Tali atteggiamenti ci invitano ancor di più a riflettere sull’importanza della memoria storica e della testimonianza civile dei valori di giustizia e di libertà.