Totoministri. Ipotesi di due vicepremier

28 settembre. Niente festeggiamenti per Giorgia Meloni, che si butta a capofitto nel lavoro.

Dopo un primo incontro con Antonio Tajani cominciano le trattative per la scelta dei ministri. In testa l’impegno di definire i presidenti delle Camere. Tante sono ancora le ipotesi in campo legate alla composizione delle squadre di governo.

Sul tavolo persino l’ipotesi di nominare due vicepremier. I primi nomi sarebbero quelli di Tajani e Salvini, per “blindare” la coalizione.

La presidente neoeletta, dopo averne discusso con Tajani, ne parlerà presto anche con il leader del Carroccio.

I nomi dovranno essere scelti fra i migliori, a dirlo è Guido Crosetto durante un intervento a Omnibus, in onda su La7. “La cosa che si aspetta il Paese è che siano scelte le persone migliori. Non dico le persone migliori in assoluto, ma persone che intanto vadano al ministero lunedì mattina alle 8 e ci stiano almeno fino al venerdì” afferma infatti Crosetto, che molti danno già come futuro ministro. Come lui anche Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di FdI e fedelissimo di Giorgia Meloni. La leader starebbe pensando per loro dunque un dicastero.

Una lista ufficiale non è ancora apparsa, ma le ipotesi sono tante e la lente rimane sui ministeri cruciali: Esteri, Difesa ed Economia.

Fabio Panetta sembrerebbe il favorito per il Tesoro. Figura di spicco in campo economico, attualmente nel board della Bce, ma non strettamente legata ad un partito.

Alla Farnesina forse Antonio Tajani, da anni ufficiale di collegamento fra Italia ed Europa. Non sarebbe l’unico ad entrare però nella rosa dei favoriti. Fra i nomi proposti anche l’ex ministro Giulio Terzi di Sant’Agata, nelle fila di FdI. Gli Affari Europei potrebbero invece essere assegnati a Raffaele Fitto, attuale presidente del gruppo Ecdr, tra i più stimati membri dell’Europarlamento.

Ancora Tajani per il Viminale, qualora per lui non si aprissero le porte degli Esteri. Schema che verrebbe stravolto nel caso di una sua nomina a presidente della Camera, ruolo ventilato anche per Giancarlo Giorgetti. Per la Difesa anche Anna Maria Bernini e l’ex presidente del Senato Elisabetta Casellati. Non finiscono qui le proposte, in lista Carlo Nordio (FdI) e Nicola Grattieri, ex procuratore nazionale antimafia.

All’Istruzione Licia Ronzulli, mentre per Lucio Melan, ex Fi, attualmente in FdI, si immaginano i Rapporti con il Parlamento.

La guida di Palazzo Madama potrebbe essere affidata a Ignazio La Russa, uno dei primi nomi emersi subito dopo la vittoria di FdI.

Per Matteo Salvini forse il ministero degli Interni. Se non a lui ad un suo fedelissimo. Fra i papabili l’ex prefetto Matteo Piandetosi, capo di gabinetto quando il leader del Carroccio era ministro. In alternativa Giuseppe Pecoraro.

Alle pari opportunità sembra maggiormente quotato il nome di Giulia Buongiorno.

Finisce per ora il totoministri con Giuseppe Valditara per la Ricerca e Letizia Moratti per Cultura o Sanità.