Di chi è la colpa della pioggia o dell’uomo?
I giornali, ad ogni disastro pubblicano le fotografie che testimoniano in modo impietoso la generale anarchia di costruzioni legalizzate ed approvate da Enti di lottizzazioni e di palazzi costruiti sui fossi a mo’ di diga.
Accade questo per l’assenza dello Stato ma anche per la volontà di frode dei privati speculatori che violano le leggi per un loro privato tornaconto i cui costi ricadono su tutti noi.
Le alluvioni di Emilia Romagna e di Ischia di oggi e quelli di Firenze e di Rossano e del Veneto, le frane di Messina e di Massa, il crollo della casa dei gladiatori di Pompei, di ieri ne sono un riprova.
Per risolvere poi i problemi, a tragedia avvenuta, deve intervenire la Protezione civile, e a pagare, come al solito, sono sempre gli ignari cittadini.
Pagano gli errori commessi dagli amministratori e da chi è preposto alla sorveglianza del territorio. Chi ha la responsabilità del governo del territorio dovrebbe aver chiaro il dato incontrovertibile che il suolo non è una risorsa rinnovabile.
Prevenire è meglio che curare!!!
Giorgio Alessandro Pacetti