Dall’8 marzo chi teme che qualcuno possa condividere sui social le proprie immagini (o video) intimi può rivolgersi al Garante della Privacy.

Un’odiosa forma di violenza contro le donne

Il servizio inizierà l’8 marzo, data simbolica! Da tale giorno è attivo il “canale” di segnalazione preventiva. Lo scorso anno questo servizio contro il revenge porn, era stato attivato nel nostro Paese, come programma pilota .
Il canale finora era accessibile da Facebook solo attraverso una associazione no-profit.

Da ora si può combattere la possibilità di subire atti di revenge porn. Sarà sufficiente indicare le immagini a Facebook. (La segnalazione è confidenziale e sicura).
Il servizio è disponibile all’indirizzo web: www.gpdp.it/revengeporn.

Sulla pagina predisposta dal Garante, gli utenti troveranno un modulo sul quale indicare le informazioni che serviranno all’Autorità per bloccare i tentativi di pubblicazione.

Le Immagini e video, una volta caricate saranno cifrate da un codice hash e diventeranno irriconoscibili e successivamente saranno distrutte. Da questo momento ogni tentativo di pubblicazione sulle piattaforme Facebook o Instagram viene automaticamente bloccato. Il programma infatti grazie ad una tecnologia di comparazione, le identificherà in maniera univoca.