Piglio, Quel Giovedì Santo di 79 anni fa 6 Aprile 1944
I popoli che non hanno memoria del loro passato non sono padroni del loro futuro.(Azeglio Ciampi)
79 anni fa, alle Mole di Paliano, venne eseguito un eccidio di una ferocia inumana a seguito dell’uccisione di un maresciallo tedesco nella campagna di Piglio.
I commilitoni fuggirono e diedero la notizia al Comando di Acuto, dove erano di stanza
Il Paese piombò nel caos e nella paura, mentre i soldati tedeschi cominciarono i rastrellamenti di cittadini di Piglio e di Acuto con lo scopo di scoprire l’assassino.
Ma in mezzo a quegli ostaggi non c’era l’assassino come non c’erano a Roma quelli di via Rasella!
I tedeschi presero in ostaggio cinque innocenti componenti della famiglia Dell’Omo: Pietro, Romolo, Alfredo, Alessandro e Antonio Colavecchi e li fucilarono alle Mole di Paliano.
I tedeschi dovendo completare la rappresaglia per la famosa Legge “un tedesco morto dieci italiani uccisi” avevano preso altri 5 ostaggi già detenuti nella Scuola Elementare di Piglio.
La fucilazione fu sospesa e gli ostaggi furono rimessi in libertà grazie all’intervento di mons. Attilio Adinolfi vescovo della diocesi di Anagni, del padre gesuita Hiemer, professore al Pontificio Collegio Leoniano di Anagni e di don Filippo Passa.
I diplomatici si adoperarono presso quelle autorità negli alti comandi tedeschi di Roma a chiedere salvezza e strappare alla morte altri 5 giovani innocenti.
Una pagina di storia da non dimenticare.
Giorgio Alessandro Pacetti