Con tutti questi chiari di luna (minacce atomiche, caro bollette gas, luce ed acqua l’uomo sapiens ritornerà a vivere nelle grotte come lo fu per sua scelta il B. Andrea Conti nel 1260?
Sembra proprio di sì!
Il boom economico degli anni ‘6o, infatti, aveva condizionato una ripresa in tutte le famiglie italiane che avevano abbandonato i terreni agricoli per l’industria, i fornelli a carbone sostituiti con le stufe a gas, il riscaldamento a legna sostituito prima con le caldaie a gasolio e poi alimentate a metano mandando in pensione i famosi camini.
Tutto sembrava risolto fino a quando il premier russo ha deciso di conquistare l’Ucraina con i carrarmati ricevendo poi dall’UE le sanzioni che hanno indebolito il reddito delle famiglie con le speculazioni e con i rincari delle materie prime con la chiusura delle fabbriche e di molte attività produttive.
A tutto oggi gli appelli di papa Francesco sono rimasti inevasi dai due contendenti i quali minacciano la fine del mondo con il nucleare.
Chi vivrà dovrà ricominciare da capo come alla fine di tutte le guerre.
In questo contesto si manifesta la fragilità e la debolezza dello Stato, usurato da grandi contrasti politici, nel Parlamento e nelle città.
Governi inadeguati a gestire le situazioni di disagio sociale:
dai licenziamenti alla chiusura di molte attività lavorative, dalla disoccupazione alla povertà, da lotte dei lavoratori per condizioni più umane, ai milioni di cittadini senza lavoro che esprimono solo rabbia.
Nel 1922 e precisamente il 28 ottobre ci fu la marcia su Roma;
dopo cento anni 2022 ce ne sarà un’altra?
La storia si ripete chi vivrà vedrà!
Giorgio Alessandro Pacetti